MotoGP, tanti auguri a Valentino Rossi. Sono 40 per il Dottore

MotoGP, tanti auguri a Valentino Rossi. Sono 40 per il Dottore. Il 16 febbraio è una data fondamentale per gli amanti di motori e non solo. Oggi…

MotoGP, tanti auguri a Valentino Rossi. Sono 40 per il Dottore
MotoGP, tanti auguri a Valentino Rossi. Sono 40 per il Dottore

Il 16 febbraio è una data fondamentale per gli amanti di motori e non solo. Oggi, infatti, è il compleanno di Valentino Rossi, leggenda per eccellenza delle due ruote. Sono quarant’anni per lui quest’anno, più della metà dei quali trascorsi in sella ad una moto, verso la leggenda.

Quel numero 46 ha saputo negli anni appassionare e conquistare tutti, italiani e non. Il pesarese ha sempre indossato quel numero, anche nelle annate in cui ha avuto la possibilità di sfoggiare il numero 1 di campione in carica. È lo stesso numero precedentemente utilizzato nel Motomondiale sia dal padre che successivamente da un pilota giapponese di cui era molto appassionato, il compianto Norifumi Abe.

E ha sempre gareggiato nel segno di un unico credo: il divertimento e la volontà di provare e suscitare emozioni forti e uniche.

La carriera di Valentino Rossi

Le cifre di Valentino Rossi sono davvero impressionanti: 383 gare, 115 vittorie e 232 piazzamenti sul podio. Per non parlare poi delle 65 pole position, 95 giri veloci e i riconoscimenti più ambiti: i 9 titoli mondiali vinti tra il 1997 e il 2009 che sono la formale consacrazione della sua infinita carriera.

Il decimo titolo, purtroppo per lui, non è mai arrivato, complice soprattutto la rivalsa di talenti che si sono susseguiti del calibro di Stoner, Lorenzo e per ultimo Marquez. Dal 2010 in poi sono arrivati 3 secondi posti nel corso degli anni, a testimonianza della sua fame di gloria.

I talenti vanno e vengono, ma Rossi rimane. L’eterno pilota è sempre stato il punto di riferimento per eccellenza del motociclismo, ambasciatore delle due ruote “made in italy” nel mondo. Un mondo sportivo che da più di vent’anni non smette di emozionarsi di fronte alle sue gare e alla volontà di non fermarsi, di continuare a vincere e sorprendere.

Una storia sportiva, la sua, nel segno di una scuderia su tutte: la Yamaha, che Rossi ha portato alla definitiva fama mondiale. Il complicato periodo alla Ducati sembrava aver messo la parola fine al suo percorso. Ma il ritorno con la casa giapponese gli ha conferito nuovo vigore e voglia di mettersi in gioco.

Il 10 marzo, in Qatar, Rossi prenderà parte alla sua ventesima stagione nella massima categoria del Motomondiale, quella che un tempo si chiamava soltanto 500 e dal 2002 MotoGP.

Il nome di Valentino Rossi nel mondo

Una passione, quella per i motori, nata e sviluppata fin dall’infanzia grazie al padre Graziano, il quale corse fra gli anni 70‘ e gli anni 80‘. Una carriera iniziata fra i go kart e sfociata nella leggenda. Il nome di Valentino Rossi, del resto, è amato e acclamato da tutti.

Il suo è stato un cammino nel segno della promozione del marchio MotoGP nel mondo. Rossi, infatti, rimane l’unico motociclista in attività la cui fama può competere con quella dei piloti di Formula 1, storicamente più ricchi e conosciuti. Il suo talento gli ha ritagliato un posto d’onore nel tempio dei motori, al fianco di leggende del calibro di Lauda e Schumacher, giusto per citarne alcuni.

Dal 2013, poi, Rossi è presente nel Motomondiale con una sua scuderia, la SKY Racing Team VR46, nata per fare emergere e valorizzare i giovani più di talento del motociclismo italiano. L’anno scorso il team VR46 ha ottenuto il suo primo titolo mondiale, nella classe Moto2, con l’italiano Francesco Bagnaia.

Rossi è stato per anni uno dei personaggi più stravaganti e originali degli sport motoristici, che ha sempre fatto parlare di sé, nel bene e nel male, dentro e fuori dalla pista. L’impressione è che lo vedremo ancora gareggiare finché riuscirà a essere competitivo in sella a una moto.

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