Social media, il 54% degli italiani li usa, contro il 70% degli americani

Social media, li usa il 54% degli italiani, meno che negli USA e in altri Paesi avanzati più giovani. Grande la differenza tra più e meno istruiti

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Social media, il 54% degli italiani li usa, contro il 70% degli americani

È molto probabile che c’entri l’età media della popolazione. E che non sia una coincidenza il fatto che proprio Italia, Germania, Giappone, i Paesi più vecchi al mondo, siano anche tra quelli, in Occidente, in cui la popolazione è meno sui social media.

Sono il 54% del totale gli italiani che li usano, ma si scende al 44% in Germania e al 43% in Giappone, contro una media del 67% nelle economia avanzate.

Questo perché in altri Paesi si arriva anche al 77%. È il caso di Israele. O della Corea del Sud, dove usa i social media il 76% degli abitanti. In Svezia, prima in Europa, si giunge al 73%, appena sopra che nei Paesi Bassi, 72%. Effettivamente sono anche Paesi con una età media inferiore alla nostra.

Tuttavia è da segnalare che anche un altro Paese “vecchio” come la Spagna registra un popolo più “social”, con il 68% degli abitanti che usa Facebook o Instagram. Negli USA sono il 70%.

Tra i Paesi emergenti invece vi sono molte differenze. Messico, Filippine e Brasile sono su percentuali maggiori di quelle italiane. L’India, con solo il 22% di utilizzatori di social media, rimane molto indietro. Più indietro anche dell’unico Paese africano incluso nell’elenco il Kenya

Social media, le differenze di utilizzo in base all’educazione piuttostoampie in Italia

Chiaramente vi sono variazioni ampie nell’utilizzo dei social media in base all’istruzione ricevuta. Coloro che hanno ricevuto un’educazione più elevata tendono a usarli di più. Il gap non è però uguale dappertutto. In Europa e nei Paesi avanzati tende ad annullarsi, in quelli in via di sviluppo è più ampio.

E l’Italia sembra appartenere di più a questa seconda categoria. Vi è una distanza del 34% tra l’84% di utilizzo tra i più istruiti e il 50% tra chi lo è meno.

Basti pensare che il gap in Germania è solo del 5%, in Svezia del 10%, in Spagna e USA dell’11%. Noi siamo più simili al Sudafrica, in cui il divario è del 33% o al Messico, in cui è del 40%. Il massimo si raggiunge in Kenya, 55%, e poi in Brasile e in Indonesia.

Insomma, dove ci sono più divari economici e quindi anche a livello di istruzione, aumentano le differenze nell’utilizzo dei social media, che appaiono in questi Paesi riservati a un’elite.

Italia e Grecia confermano anche con questa ricerca di avere molti elementi tipici di un Paese asiatico o sudamericano più che europeo

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