Cedolino pensioni aprile 2019: taglio importo per rivalutazione, la tabella

Il cedolino pensioni aprile sarà più basso rispetto ai primi tre mesi del 2019, per effetto della rivalutazione. Ecco gli importi maggiormente toccati.

Cedolino pensioni aprile 2019
Cedolino pensioni aprile 2019: taglio importo per rivalutazione, la tabella

Rivalutazione sul cedolino di aprile


L’Inps ha iniziato a inviare ai pensionati una lettera in cui comunica il ricalcolo degli assegni pensionistici a partire dal 1° gennaio 2019. La causa diretta è da addursi alla Legge n. 145/2018, articolo 1, comma 260. Gli importi maggiormente toccati saranno quelli più alti, mentre chi percepisce fino a 1.200 euro netti, avrà variazioni nulle. La modifica è stata dunque approvata con l’ultima Legge di Bilancio, ma il 30 dicembre e in un lasso di tempo così ristretto l’Inps non è riuscito a effettuare il ricalcolo nei primi mesi dell’anno. Ciò significa che per i mesi di gennaio, febbraio e marzo gli assegni pensionistici sono stati più favorevoli rispetto a come dovevano effettivamente essere (e saranno). Il ricalcolo partirà da aprile, ma sarà retroattivo, pertanto sarà adoperato anche il conguaglio con le relative trattenute sulle prossime rate di pensione.

Cedolino pensione aprile: cosa dice la Legge di Bilancio

Andiamo a vedere cosa dice l’articolo 1 comma 260 della Legge di Bilancio che abbiamo citato in precedenza.

Per il periodo 2019-2021 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, secondo il meccanismo stabilito dall’articolo 34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, è riconosciuta” per i seguenti trattamenti pensionistici.

Cedolino pensioni aprile 2019: cosa cambia

In sintesi mentre fino a marzo le pensioni sono state pagate con il vecchio sistema, dalla rata di aprile gli importi avranno già subito il ricalcolo e saranno meno generosi (con tanto di conguaglio e quindi trattenute). Come scrive Il Messaggero, è stata la stessa direttrice generale dell’Inps Gabriella Di Michele, in occasione di un’audizione alla Camera, ad annunciare che il ricalcolo sarà effettivo a partire dal mese di aprile. E inoltre che, successivamente, si procederà con i conguagli relativi alle pensioni oltre i 100 mila euro annui, con decurtazioni fino al 40%.

Da aprile 2019 chi percepisce 1.200 euro netti non avrà ripercussioni, mentre chi vanta trattamenti pensionistici pari o inferiori a 4 volte il trattamento minimo Inps (poco più di 1.500 euro netti al mese) avrà variazioni poco significative. Naturalmente le modifiche saranno maggiorate quanto più l’importo pensionistico sarà alto. Parlando di risparmi, il nuovo meccanismo dovrebbe portare poco più di 250 milioni di euro nel 2019, per poi aumentare a 742 nel 2020 e a più di 1,2 miliardi nel 2021. Più esiguo il risparmio generato dal taglio alle pensioni d’oro, ammontante secondo le stime a circa 80 milioni di euro annui.

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