Pensioni ultime notizie: rischio scalone con Quota 100, beffa in arrivo?

Sul fronte pensioni ultime notizie riportano un aspetto di Quota 100 non ancora adeguatamente approfondito: la scadenza della misura.

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Pensioni ultime notizie: rischio scalone con Quota 100, beffa in arrivo?

Dopo mesi e mesi di parole Quota 100 è diventata realtà. La misura sta dando soddisfazione a molti lavoratori con minimo 62 anni di età e 38 anni di contributi, in buona parte del Sud e con redditi da lavoro non troppo elevati, che sfruttano la nuova uscita anticipata. Poco importa se un’uscita troppo anteriore a quella ordinaria provoca una riduzione sull’assegno. Ma dietro Quota 100 si cela anche una beffa per alcuni lavoratori che però non sono ancora al centro dell’attenzione di nessuno.

Pensioni ultime notizie: Quota 100 beffa, ecco per chi

Il governo non ha mai nascosto che il vero obiettivo risulta essere Quota 41 per tutti. Ovvero, la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età. Sarà il secondo step – e forse quello definitivo – del progetto di “superamento” della Legge Fornero dopo Quota 100. Perché quest’ultima misura, in realtà, ha solo un carattere sperimentale e una data di scadenza apposta sopra. Quella del 31 dicembre 2021. La durata della misura è solo triennale e ciò significa che, qualora non si dovesse provvedere al rinnovo, alcuni lavoratori si troveranno davanti a una vera e propria beffa. Chi sono questi lavoratori? Quelli che matureranno i requisiti il 1° gennaio 2022.

Pensioni ultime notizie: rischio scalone, parla Nannicini

Su Facebook Tommaso Nannicini (PD) sta smontando diverse teorie positiviste su Quota 100, con alcuni video intenzionati a smascherare le cose proclamate finora sulla misura dal governo. Tra gli ultimi post, Nannicini spiega Quota 100 evidenziando un rischio scalone, tra chi, appunto, matura i requisiti il 31 dicembre 2021 e chi un giorno dopo, il 1° gennaio 2022. Per Nannicini il governo non ha cancellato nulla della riforma Fornero. Ha solo introdotto una novità valida solo per 3 anni (Quota 100, per l’appunto) e poi “chi si è visto si è visto”.

L’iniquità di ciò viene poi esplicata in un esempio pratico. “Mario e Alessandro hanno lavorato per gli stessi anni: entrambi raggiungeranno 38 anni di contributi nel 2021. Mario compirà 62 anni nel dicembre 2021, Alessandro nel gennaio 2022. Sono praticamente identici. Con Quota 100 avranno lo stesso trattamento? No, perché il primo andrà in pensione a 62 anni e il secondo a 67. Tra Mario e Alessandro il governo ha frapposto uno scalone di 5 anni”. Un’opportuna per “Mario” e una beffa per “Alessandro”, insomma. Per Alessandro ci sarà il rifinanziamento di Quota 100 con soldi che non ci sono? O semplicemente resterà beffato? O forse potrà approfittare di Quota 41 per tutti, dovendo forse aspettare ancora un paio d’anni per uscire? Una questione in più da risolvere.  

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