Governo ultime notizie: Centinaio “se M5S va per la sua strada non si va avanti”

Il ministro delle Politiche agricole lancia un ultimatum all’alleato. Se Siri venisse rimosso senza un accordo con la Lega, a rischio il governo

Gianmarco Centinaio
Governo ultime notizie: Centinaio “se M5S va per la sua strada non si va avanti”

Ricucire i rapporti potrebbe diventare difficile, parola di Gian Marco Centinaio. Intervistato da Radio 24, il ministro delle Politiche agricole fa il punto sulla crisi nel rapporto tra i due alleati di governo.

Pur volendo concedere una giustificazione all’acuirsi dello scontro tra Lega e M5S, “è vero che siamo in piena campagna elettorale”, il ministro del Carroccio avvisa: “Dal 27 maggio dobbiamo tornare a governare e se durante questo periodo ci sono attacchi personali diventa difficile ricucire”. Segno quindi che lo strappo c’è stato.

Governo ultime notizie, Centinaio: “Dimissioni Siri? Senza accordo con la Lega via la fiducia”

Al centro del contendere tra le due forze della maggioranza c’è il caso del sottosegretario ai Trasporti Armando Siri, sotto inchiesta con l’accusa di corruzione. La posizione del leghista diventa di ora in ora più delicata, soprattutto dopo la diffusione delle intercettazioni di Paolo Arata, contenute nel rapporto della Dia depositato al tribunale del riesame di Roma.

Se nelle prime ore da via Bellerio era partita una difesa a spada tratta del sottosegretario leghista, ora i toni sembrano essere meno accessi ma non per questo più concilianti.

“Ritengo che qualsiasi operazione su Siri dovrebbe essere almeno concordata fra i due leader: Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Se così non fosse ci sarebbe un problema“, ha detto al margine di un incontro sul turismo con i rappresentanti toscani delle categorie produttive. E ha aggiunto: “Se il Movimento 5 Stelle va per la sua strada vuol dire che mancano i presupposti per andare avanti“.

Un concetto che aveva già sottolineato, in maniera più esplicita, ai microfoni di Radio 24.

Se venisse fatto un decreto per rimuovere Siri senza l’accordo della forza politica che lo ha espresso la cosa sarebbe molto grave, verrebbe meno l’accordo, verrebbe meno la fiducia nei confronti del presidente del Consiglio che decide senza interpellare uno dei due contraenti”.

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