Reddito di cittadinanza: smartphone, pc, vino e vestiti. I nuovi acquisti

Aumentano i prodotti acquistabili tramite la Carta Reddito di Cittadinanza: nell’elenco compaiono anche smartphone, PC e vino.

Reddito di cittadinanza: smartphone, PC
Reddito di cittadinanza: smartphone, pc, vino e vestiti. I nuovi acquisti

Si allarga la lista dei prodotti acquistabili grazie agli importi erogati per il reddito di cittadinanza. Complice l’insoddisfazione di molti titolari della Carta (un po’ per l’importo, un po’ per le modalità di spesa), ma anche per le proteste delle associazioni dei rivenditori, il governo avrebbe deciso di cambiare radicalmente approccio ai beneficiari del reddito di cittadinanza e alla lista dei divieti di acquisto, che restano vigenti per alcuni beni, ma non per tutti. È infatti in arrivo un decreto attuativo che chiarirà definitivamente cosa non si può acquistare con il reddito di cittadinanza, dando dunque ampio spazio a tutti gli altri prodotti.

Reddito di cittadinanza: cosa non si può acquistare

Resta proibito l’acquisto di beni “di lusso”, come gioielli e superalcolici. Ma anche la spesa in abbonamenti a servizi streaming, come possono essere Spotify e Netflix, o nello shopping online. Vietatissimo anche spendere i soldi del reddito di cittadinanza in gratta e vinci o in schedine del lotto e del Superenalotto. Insomma, se si beneficia del RdC non si potrà tentare la fortuna con i giochi d’azzardo.

Tra gli elementi rimasti invariati spicca anche il limite al prelievo, che varia in base alla composizione del nucleo familiare beneficiario del Reddito, ma che non sarà aumentato.

RdC: cosa si può acquistare

Vien da sé che tutto ciò che non rientra nell’elenco dei divieti potrà essere acquistato. Ciò significa che si potrà spendere i propri soldi in vino e birra, visto che non rientrano nella categoria dei superalcolici. Ma anche in vestiti, che possono rientrare tra i beni di prima necessità. Così come negli elettrodomestici, tra lavatrice, frigorifero o lavastoviglie, i soldi potranno essere spesi anche per acquistare un PC o uno smartphone, oggi divenuti ormai strumenti indispensabili del vivere quotidiano.

Con queste premesse, anticipate da diverse fonti giornalistiche, il RdC diventa certamente più appetibile per tutti quei beneficiari delusi non tanto dall’importo erogato, ma dai paletti di spesa. Una mossa che potrebbe far discutere, ma che di fatto si renderà ufficiale solo con la pubblicazione del decreto attuativo a cui sta lavorando il Ministero del Lavoro.

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