Pace fiscale: sanatoria fiscale errori formali, cos’è e come funziona

Ultime notizie sulla pace fiscale: ecco come funziona la sanatoria fiscale relativa agli errori formali. I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate.

Pace fiscale sanatoria fiscale errori formali
Pace fiscale: sanatoria fiscale errori formali, cos’è e come funziona

Importanti novità sul fronte della pace fiscale, con la circolare n. 11/E dell’Agenzia delle Entrate diffusa lo scorso 15 maggio 2019 che fornisce chiarimenti e indicazioni sulla definizione agevolata degli errori formali, con riferimento all’art. 9 del DL n. 119/2018.

Il suddetto articolo, infatti, prevede la possibilità di definire “le irregolarità, le infrazioni e le inosservanze di obblighi o adempimenti, di natura formale, che non rilevano sulla determinazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi dell’Iva e dell’Irap e sul pagamento dei tributi, commesse fino al 24 ottobre 2018”.

Tale definizione agevolata si può effettuare con il pagamento di 200 euro per ciascun periodo di imposta. La regolarizzazione è possibile sia per le partite Iva che per i contribuenti privati che abbiano commesso degli errori formali relativamente agli adempimenti fiscali.

Pace fiscale: sanatoria errori formali, i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Ma cosa rientra nell’elenco delle irregolarità formali? Come chiarisce l’Agenzia delle Entrate, tutte quelle “violazioni per le quali il legislatore ha previsto sanzioni amministrative pecuniarie entro limiti minimi o massimi o in misura fissa, non essendoci un omesso, tardivo o errato versamento di un tributo sul quale riproporzionare la sanzione”.

Violazioni definibili, ecco quali sono

Nell’elenco delle violazioni definibili rientrano, tra le altre, i seguenti elementi:

Sono invece escluse dalla regolarizzazione le violazioni sostanziali, ovvero quelle violazioni che incidono sulla determinazione dell’imponibile, dell’imposta o sul pagamento del tributo.

Pace fiscale errori formali: adempimenti dei contribuenti

Ai fini della regolarizzazione i contribuenti devono adempiere al versamento delle somme dovute e alla rimozione, laddove possibile, delle irregolarità o delle omissioni.

Come anticipato, la regolarizzazione per versamento delle somme dovute si applica pagando l’importo di 200 euro per ciascun periodo d’imposta, suddiviso in due rate di pari importo con scadenza il 31 maggio 2019 e il 2 marzo 2020, oppure in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2019. Il versamento va eseguito tramite modello F24 indicando il periodo di imposta al quale il versamento è riferito e il codice tributo PF99, seguendo le istruzioni indicate nella Risoluzione n. 37/E del 21 marzo 2019.

In merito alla rimozione delle irregolarità o delle omissioni, questa va effettuata entro il 2 marzo 2020. L’Agenzia aggiunge che “nel caso in cui il contribuente non abbia rimosso tutte le irregolarità commesse, consente, in presenza di un giustificato motivo, di provvedervi entro trenta giorni dalla ricezione di invito da parte dell’Agenzia delle Entrate”.

Pace fiscale: sanatoria errori formali, la circolare dell’Agenzia delle Entrate in pdf

Per ulteriori informazioni e per consultare integralmente la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 11/E del 15 maggio 2019, vi invitiamo a selezionare questo pdf scaricabile.

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