Bonus 80 euro: stop nel 2020 in Ldb, “provvedimento sbagliato”

Il Bonus 80 euro introdotto nel 2014 dal governo Renzi sarà riassorbito dal Governo Conte sostenuto da M5S e Lega. Lo ha affermato il ministro Tria.

Bonus 80 Euro
Bonus 80 euro: stop nel 2020 in Ldb, “provvedimento sbagliato”

Quale sarà il destino del bonus 80 euro introdotto dal Governo Renzi? Se ne discute da mesi e sono alte probabilità che – stante la necessità di recuperare risorse finanziarie – lo stesso venga rivisto o annullato. Ne avevamo già parlato in un nostro precedente articolo dando conto della volontà della Lega di modificarne la natura.

Bonus 80 euro, la posizione della Lega

Partiamo col dire che il bonus 80 euro costa allo Stato circa 10 miliardi di euro l’anno. L’esponente della Lega nella persona del sottosegretario Massimo Garavaglia pochi giorni fa ha spiegato come si intende modificarlo: “Rendendolo una riduzione fiscale e non più una spesa per lo Stato. Non vogliamo penalizzare nessuno e nessuno pensa di togliere gli 80 euro, vogliamo però trasformarli in una minore tassazione valida anche ai fini pensionistici”.

Le parole del ministro dell’Economia Tria: saranno riassorbiti 80 euro

Il Ministro dell’economia Giovanni Tria ha utilizzato parole dirette. E in vista della prossima Legge di Bilancio ha annunciato: “Nell’ambito della riforma fiscale gli 80 euro saranno riassorbiti”. Inoltre Tria ha aggiunto che “l’introduzione degli 80 euro da parte del governo Renzi fu una decisione sbagliata, anche tecnicamente fu un provvedimento fatto male e anche il precedente governo cercava di cambiarlo”.

Tria su bonus 80 euro e decreto famiglia, scontro ministro economia -M5S

Sempre in tema di risorse economiche lo stesso ministro parlando del decreto famiglia ha riferito che le coperture “non sono state individuate al momento”. E questo è il motivo per cui il provvedimento “è stato rinviato”. Le parole di Tria hanno determinato la pronta reazione del MoVimento 5 Stelle. In questi termini: “È curioso che il ministro Tria parli di assenza di coperture per il decreto Famiglia, quando il miliardo è stato certificato anche dal Presidente Inps, e ammetta poi candidamente che la Flat tax così come proposta si potrebbe invece fare, quando le coperture secondo i tecnici superano i 30 miliardi”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’uscita del vicepremier Di Maio: “Il decreto famiglia per me è un’emergenza ma non è da approvare prima del voto alle Europee. Le famiglie non sono un argomento elettorale”.

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