Sciopero 20 giugno 2019 Roma: treni, aerei e mezzi pubblici. Le fasce

L’ultimo giorno di primavera potrebbe essere decisamente movimentato, per chi vive a Roma. Sarà sciopero il 20 giugno nella capitale.

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Sciopero 20 giugno 2019 Roma: treni, aerei e mezzi pubblici. Le fasce

L’ultimo giorno di primavera potrebbe essere decisamente movimentato, per chi vive a Roma. L’Unione Sindacale di Base (USB) ha di fatto proclamato sciopero dei trasporti pubblici per 24 ore.

Qualche giorno dopo – il 24 giugno – sarà la volta dello sciopero di City Liner (gruppo di Alitalia). In questo caso, a convocare lo sciopero è l’anpav.

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Quali sono le fasce di garanzia per lo sciopero 20 giugno a Roma

Per gli scioperi del 20 giugno del trasporto pubblico romano, sono previste le consuete fasce di garanzia: ovvero, dalle 5:30 alle 8:30 (per il mattino) e dalle 17:00 alle 20:00 (per il tardo pomeriggio). Non si conosce ancora l’estensione dello sciopero, ma non mancheranno disagi e ovvi ritardi.

Il 24 giugno, disagi in aeroporto

Come inciderà, invece, lo sciopero del 24 giugno sul traffico aereo? Anche in questo caso, non si conoscono molti dettagli. Tuttavia, si sa con sicurezza quali saranno le fasce di garanzia. Dalle 7:00 alle 10:00 e dalle 18:00 alle 21:00. Per ogni eventualità, per chi dovesse volare da Ciampino il 20 giugno, si consiglia di seguire lo status del volo e gli eventuali ritardi o cancellazioni. Riportiamo di seguito alcuni passaggi del comunicato dell’ANPAV.

Il comunicato dell’ANPAV sullo sciopero del 24 giugno

Vi riportiamo frammenti importanti del comunicato dell’ANPAV sullo sciopero di 24 ore previsto per il 24 giugno.

La firma del rinnovo della Parte Generale del CCNL da parte di ASSAEREO, alias GRUPPO ALITALIA in a.s., apposta ieri in gran segreto con Filt Cgil, Fit Cisl, UIL Trasporti ed UGL TA rappresenta un atto irresponsabile che mette a rischio il processo di vendita dell’ azienda e rende non credibile un futuro rilancio della NUOVA ALITALIA. L’assenza al tavolo di rinnovo delle associazioni sindacali maggiormente rappresentative dei Piloti e degli Assistenti di volo di Alitalia, che sono stati tenuti all’oscuro e mai consultati, è una scelta di isolamento e non condivisione da parte del sindacato confederale che ha evidentemente necessità di caricare sulle spalle esclusivamente dei Piloti e degli Assistenti di volo tutti gli eventuali oneri e negatività derivanti dalla vendita di Alitalia.

I Commissari di ALITALIA, coordinati dal prof. Stefano Paleari, procedendo al rinnovo del contratto di lavoro senza il coinvolgimento del Personale Navigante, atto di dubbia legittimità rispetto al mandato ricevuto dal MISE, hanno di fatto generato una condizione di ingovernabilità sindacale con piloti ed assistenti di volo che metterà a serio rischio la possibilità di chiudere positivamente la vendita, stante il fatto che nessun potenziale azionista confermerà il proprio interesse in una azienda dilaniata sindacalmente con Piloti ed Assistenti di volo in rivolta. Il Personale Navigante del Gruppo Alitalia non rimarrà inerte e passivo mentre altri decideranno del loro futuro lavorativo.

La richiesta di un tavolo presso il MISE per risolvere la crisi

È quindi urgente la convocazione di un tavolo governativo presso il MISE del Ministro Luigi Di Maio, attuale azionista di Alitalia, o presso il MIT del ministro Danilo Toninelli, sede titolata al governo del Trasporto Aereo. Pretendiamo lealtà e trasparenza.

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