Pensioni ultima ora: Quota 100 scuola e PA, la situazione dei posti

Pensioni ultima ora: cosa succederà nei prossimi mesi e nei prossimi anni dopo l’introduzione di Quota 100 nella scuola e nel pubblico impiego. Panoramica

Pensioni ultima ora riforma Quota 100, consulenti chiedono chiarimenti
Pensioni ultima ora: Quota 100 scuola e PA, la situazione dei posti

Pensioni ultima ora: Quota 100 è una misura di pensione anticipata introdotta dal Governo Conte. In pratica consente, con un anticipo di qualche anno rispetto alle regole vigenti prima del Decreto Legge n. 4/2019, di andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi versati.

Pensioni ultima ora, Quota 100 e le conseguenze negli uffici pubblici

Sin da subito ha aperto un ampio dibattito tra favorevoli e contrari. Insieme alle molte voci critiche per l’impostazione stessa della riforma, c’è chi ha mostrato perplessità per le conseguenze che si sarebbe create negli uffici pubblici. Lì dove molti tra i lavoratori hanno raggiunto i requisiti necessari ma, diversamente da quanto può avvenire nel pubblico, è più difficile rimpiazzare il personale. Sia per le ragioni di bilancio viste le ristrettezze dei bilanci pubblici e sia per le indispensabili procedure concorsuali che necessitano di tempi medio-lunghi.

Pensioni ultima ora, commento Pacifico (Anief) su situazione Quota 100 e mondo della scuola

Ora che Quota 100 è realtà da diversi mesi si aspetta la prima finestra temporale che si aprirà nel mondo della scuola, a settembre prossimo. Da quanto riportano alcuni siti specialistici, tra cui oggiscuola.com, solo poco più di 7.000 domande per accedere a Quota 100 da parte del personale scolastico, sulle 27.000 totali per usufruire della novità di riforma pensioni, hanno visto già accertato il diritto all’ingresso in quiescenza.

Sulla questione si registra il commento di Marcello Pacifico in qualità di presidente dell’Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori (Anief): “ancora una volta la burocrazia, la lentezza degli uffici preposti al controllo delle pratiche e l’inerzia di chi gestisce la macchia scolastica, si andranno ad abbattere sulle teste di decine di migliaia di lavoratori. A iniziare da quelle di chi ha fatto domanda, che avrà una risposta, non è detto positiva o tale da essere accettata a mani basse, viste le decurtazioni a troppi zeri previste per chi aderisce a Quota 100”.

Pacifico pensa dunque e in virtù di quanto esposto che per il Ministero “diventerà ancora più difficile continuare a dire di no alla riapertura immediata delle GaE e al ricorso al doppio canale di reclutamento”.

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Quota 100 e pubblica amministrazione, la situazione dell’Italia

Non diversa è la situazione, sempre con riferimento a Quota 100 e modalità di pensione anticipata, all’interno della Pubblica Amministrazione.

Sull’argomento a pubblicare alcuni interessanti dati è stato l’inserto settimanale del quotidiano Repubblica cioè Affari & Finanza secondo cui neanche Quota 100 avrà un impatto notevole sul processo di ringiovanimento del pubblico impiego in Italia.

Alcuni numeri: siamo il Paese con la più alta quota di dipendenti pubblici over 55, pari al 45,5%, mentre nel mondo industrializzato la media è pari al 45,5%. La quota degli under 35 è solo del 2,2% con una media Ocse del 18%.

Secondo la Ragioneria generale dello Stato, per ridurre di un anno l’età media dei dipendenti della Pubblica amministrazione bisognerebbe assumere in via straordinaria circa 205.000 giovani, cosa che costerebbe circa 9,7 miliardi di euro. A tantissime delle prossime procedure concorsuali parteciperanno lavoratori – tra cui gli attuali precari – con più di 40 anni. Per cui alla fine la media età all’interno del pubblico impiego resterà per lo meno più alta rispetto agli altri Paesi.

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