Sondaggi politici: fiducia nei magistrati ai minimi storici

Sondaggi Politici Ipsos per Corriere della Sera: la fiducia nella magistratura, anche in seguito alla vicenda Palamara-Csm, mai così in basso

Sondaggi politici: fiducia nei magistrati ai minimi storici
Sondaggi politici: fiducia nei magistrati ai minimi storici

Sondaggi politici – Il tradizionale sondaggio del fine settimana che Ipsos realizza per il Corriere della Sera questa volta si occupa della fiducia degli italiani nella magistratura a seguito della vicenda Palamara-Csm.

Sondaggi politici: il dato più basso di sempre

In questo momento solo il 35%, in pratica, poco più di un italiano su 3, afferma di nutrire fiducia nella magistratura mentre il 55% del Paese sostiene di non averne affatto. Tuttavia, escludendo dal calcolo chi tra gli intervistati ha preferito non esprimere un giudizio, l’indice di fiducia tocca quota 39%. Da Ipsos quindi si rileva come sia il dato più basso di sempre: “In flessione di 8 punti rispetto allo scorso anno e di ben 30 rispetto al picco più elevato raggiunto nel 2011 quando, all’apice della crisi economica e politica che portarono all’avvento del governo tecnico di Mario Monti gli italiani, disillusi rispetto ai partiti, riponevano le loro speranze nelle istituzioni di garanzia”.

Sondaggi politici, sfiducia diffusa tra gli elettori di tutti i partiti

La sfiducia nella magistratura sembra essere un dato trasversale: a parte l’elettorato Dem (il 61% di chi vota Pd è ancora fiducioso nell’istituzione), leghisti (26%), pentastellati (33%) e elettori di Forza Italia e Fratelli D’Italia (35%) condividono un forte malcontento.

Di certo ad influire in maniera preponderante sulla caduta a picco del consenso dei giudici è stata l’inchiesta sul Csm: “tra coloro che conoscono l’inchiesta (il 78%), la stragrande maggioranza (61%) ritiene si tratti di un vero e proprio scandalo che potrà minare l’onorabilità e la credibilità della magistratura mentre un’esigua minoranza (17%) tende a ridimensionare la portata della vicenda”.

“Si profila dunque il rischio assai serio di un danno reputazionale che investe l’intera magistratura compromettendo la sua credibilità” non può che sottolineare Nando Pagnoncelli, Ad di Ipsos, dalle colonne del quotidiano di Via Solferino. Inoltre, scrive sempre Pagnoncelli: “resta il dubbio che in futuro una qualsiasi inchiesta o sentenza che coinvolga uno o più politici possa essere screditata e considerata dall’opinione pubblica come una indebita competizione, finalizzata unicamente alla gestione del potere”.

Nota metodologica:

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