Processo tributario telematico obbligatorio: accesso e notifica ricorso. La guida

Che cosa prevede la nuova legge sul processo tributario telematico obbligatorio. Le regole in materia di notifica atti ed accesso. Cosa è utile sapere.

Processo tributario telematico obbligatorio accesso e notifica ricorso. La guida
Processo tributario telematico obbligatorio: accesso e notifica ricorso. La guida

Ormai la digitalizzazione dei servizi, dei documenti e dei procedimenti giudiziari è cosa comune: dal primo luglio infatti, dopo una fase in cui era prevista la sola facoltatività, il processo tributario telematico diventa obbligatorio sia per le cause di primo che di secondo grado, con ricorso o appello notificato a partire dalla data menzionata. Vediamo di seguito le novità maggiormente caratterizzanti e cosa è utile sapere.

Processo tributario telematico: a quale legge fa riferimento?

Le novità accennate fanno riferimento alla modifica all’art. 16-bis del decreto legislativo n. 546 del 1992 (“Disposizioni sul processo tributario in attuazione della delega al Governo contenuta nell’articolo 30 della legge 30 dicembre 1991, n 413“), ad opera del decreto legge n. 119 del 2018 (“Disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria“) . Quest’ultimo provvedimento ha infatti sancito la modalità telematica obbligatoria, dal primo luglio, per notifica e deposito di tutto il materiale processuale, presso le segreterie delle Commissioni Tributarie. Ricordiamo che le Commissioni tributarie altro non sono che organi giurisdizionali in materia tributaria, veri e propri giudici speciali. Oltre a tutti i nuovi procedimenti intrapresi dal primo luglio di quest’anno, l’obbligatorietà dell’iter telematico scatta anche per gli appelli, da notificarsi dopo il primo luglio, e ciò anche con la presenza di un primo grado in formato cartaceo e non telematico.

Quali sono le novità essenziali da sapere? cos’è la piattaforma S.I.GI.T.?

Anzitutto, occorre segnalare l’importanza cruciale, nel nuovo processo tributario telematico, della cosiddetta piattaforma S.I.GI.T. (Sistema Informativo della Giustizia Tributaria). Essa è, in pratica, il nuovo punto di riferimento telematico per tutto ciò che attiene ai processi tributari e raccoglie infatti tutte le risorse hardware e software, finalizzate al trattamento telematico delle attività relative all’amministrazione della Giustizia Tributaria. Nella piattaforma suddetta, si può trovare la cosiddetta applicazione per il deposito degli atti processuali (PTT) e il cosiddetto Telecontenzioso, un servizio mirato alla ricerca e consultazione del fascicolo informatico. Occorre sottolineare però che, per depositare il ricorso/appello e gli altri atti processuali in modalità telematica, è obbligatorio registrarsi all’applicazione PTT suddetta. La registrazione andrà fatta, previo possesso di firma digitale o firma elettronica qualificata, e di casella di Posta Elettronica Certificata (PEC); ovviamente servirà anche una connessione internet. Dopo la registrazione, sarà possibile servirsi delle funzioni del PTT, al fine della trasmissione di tutti i documenti e atti che costituiranno il fascicolo processuale informatico. Esso sarà, inoltre, consultabile online dal giudice e dalle parti del processo (liberi professionisti, enti impositori, privati contribuenti).

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La rilevanza del fascicolo processuale informatico

Intrapreso l’iter con la ricezione del ricorso o dell’appello e l’iscrizione della controversia a ruolo (vale a dire la sua catalogazione in tribunale), la piattaforma S.I.GI.T. suddetta crea il fascicolo processuale digitale e predispone le cartelle: Ricorrente; Resistente, Ufficio; Altre parti. Al fascicolo informatico non sfugge nulla, dato che contiene tutti le informazioni, o meglio i file relativi agli atti processuali (di parte e di ufficio). L’utilità sarà che parti e avvocati potranno consultare il fascicolo quando vorranno, previa registrazione al sistema PTT e utilizzo del servizio online “Telecontenzioso”. Gli interessati potranno accedere al fascicolo e leggere cosa è scritto, ma anche estrarre copie di atti e documenti. Coloro i quali fossero interessati, ma non registrati, dovranno recarsi nella sede fisica della commissione, al fine di estrarre copia (pagando i diritti di segreteria).

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Processo tributario telematico: le notifiche telematiche

Con questa rilevante riforma, oggi tutta la procedura di notifica può considerarsi telematica, a partire dall’atto introduttivo del giudizio (ricorso o appello). Anzi è avvalorato il diritto del destinatario a conoscere appieno gli atti a lui inerenti, per una completa difesa in giudizio. Laddove la notifica degli atti giudiziari non abbia esito positivo, per mancata segnalazione della PEC, irreperibilità della PEC dai pubblici elenchi o per cause legate al destinatario, il soggetto che notifica ha il dovere di fare la notifica in base alle procedure indicate nell’art. 16 del d.lgs. n. 546/92 (il cosiddetto Codice del processo tributario).

In conclusione, si tratta di un bel passo avanti non soltanto verso la modernizzazione e digitalizzazione dei servizi, ma anche verso una maggiore scioltezza di tutte le attività processuali, dato che tutti i documenti sono raccolti nel fascicolo digitale che fa capo alla segreteria della Commissione tributaria. Insomma, il professionista o la parte in causa potrà leggere la pratica, dall’ufficio o dallo studio o da casa, in modo assolutamente comodo e con risparmio di tempo.

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