Bolletta acqua e maxi conguagli retroattivi in arrivo: la delibera Arera

Bolletta acqua e maxi conguaglio retroattivo. La retroattività a far data dall’1 gennaio 2018 sarà una materia con cui i consumatori faranno a breve i conti

Bolletta acqua e maxi conguagli retroattivi in arrivo: la delibera Arera

Bolletta acqua: un tema a noi caro che trattiamo frequentemente per dare ai consumatori tutte le informazioni in modo da riuscire a districarsi nella materia spesso oggetto di cambiamenti e repentine novità, non sempre piacevoli. In questo caso per esempio l’annuncio riguarda il rincaro in bolletta con conguagli che potranno essere retroattivi e a partire dal 1° gennaio 2018.

Bolletta acqua, cosa cambia nei conteggi

Ne ha parlato in un articolo pubblicato oggi 9 luglio il quotidiano Il Sole 24 Ore. In pratica si tratta della applicazione di tariffe con nuovi criteri. Il quotidiano economico scrive che “per alcuni utenti potrebbe essere una stangata intollerabile, ma è quasi impossibile districarsi nella giungla di tariffe, categorie e sottocategorie nate con la benedizione di Arera”.

A complicare la questione e a renderla ancora più ingarbugliata è la ripartizione dei costi ai singoli condòmini. Visto che la stessa “dovrebbe avvenire tenendo conto delle imputazioni personali e della destinazione dell’utenza: domestica residenziale, domestica non residenziale, commerciale e tariffa per fascia sociale in base al nucleo familiare. Calcolo complesso e quasi impossibile, ma la cui non effettuazione corretta può determinare la nullità dei riparti”.

Le altre novità e le azioni dell’Antitrust

Bolletta acqua: tra le questioni che potenzialmente possono generare confusione c’è il numero di componenti del nucleo familiare. O altre specificità legate, come scrive sempre Il Sole 24 Ore, alle case vacanza.

Nello stesso articolo si dà notizia delle sanzioni pari a 6 milioni di euro da parte dell’Authority Antitrust rivolte ad una serie di operatori economici del settore per una serie di violazioni.

Ed in particolare perché nella riscossione delle fatture relative ai consumi idrici delle utenze condominiali, ha realizzato un «indebito condizionamento dei condòmini solventi in presenza di morosità di uno o più condòmini, nonostante l’esistenza di contatori individuali e in presenza di pagamenti parziali delle fatture, con minaccia di riduzione del flusso e quindi di sospensione della fornitura idrica a tutto il condominio».

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it