Bollette luce e gas: mercato libero, quando conviene o nasconde i costi

Informazioni utili e cosa sapere sul mercato libero relativamente alle bollette luce e gas: ecco quando conviene e a cosa bisogna stare attenti.

Bollette luce e gas: mercato libero, quando conviene o nasconde i costi

L’introduzione della possibilità di accedere al mercato libero dell’energia fa ben sperare molti contribuenti, che così sperano di poter risparmiare qualcosa sulle bollette luce e gas. Tuttavia cominciano a emergere anche questioni più che legittime sull’argomento, dettate soprattutto dai prezzi bassi (fatta eccezione per le offerte Placet) proposti da alcune compagnie, ma anche dalla paura di eventuali addebiti che non risultano dalle comparazioni. Insomma, meglio sapere anzitempo se il passaggio al mercato libero conviene oppure nasconde qualche “fregatura”. Tuttavia, sotto certi aspetti, il quadro resta ancora incerto.

Bollette luce e gas: mercato libero, cosa c’è da sapere

Attualmente esistono due tipi di mercato dell’energia: quello libero e quello tutelato. A luglio 2020, a meno che non vi siano altre proroghe e slittamenti, il mercato tutelato sparirà e quindi ci sarà il passaggio definitivo al mercato libero. Da qui l’obbligo del passaggio al primo tipo di mercato entro il 2020, anche se sarebbe preferibile approfondire la conoscenza con lo stesso prima e quindi effettuare il passaggio anzitempo.

Le cose importanti da sapere sul passaggio al mercato libero sono le seguenti:

Bollette luce e gas: cosa sono le Offerte Placet

Cosa sono le offerte Placet? Quest’ultimo termine è un acronimo che sta per Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela, e come spiega bene Luce-Gas.it, si tratta di “offerte che da marzo 2018 devono essere obbligatoriamente presenti nei cataloghi di tutti i fornitori”, con caratteristiche standard a metà tra il mercato libero e quello di maggior tutela, poiché se da un lato il prezzo è deciso dal fornitore, dall’altro le condizioni contrattuali sono stabilite dall’Autorità. Tuttavia alle offerte Placet possono aderire solo gli utenti “connessi in bassa tensione (energia elettrica) o che sono titolari di PDR con consumi annui inferiori a 200.000 smc (gas naturale)”. Inoltre per tali offerte i clienti possono scegliere tra l’opzione di un prezzo fisso bloccato per un’annualità, oppure una tariffa variabile in base all’indicizzazione già prestabilita dall’Autorità e “al valore all’ingrosso della materia energia o gas”.

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Passaggio al mercato libero: conviene?

Un utente interessato al passaggio al mercato libero ha domandato al Salvagente come mai le compagnie applicano prezzi bassi alle loro offerte, mentre quelli delle Placet sono più alti, chiedendo lumi inoltre su eventuali “fregature” a cui prestare attenzione. A queste perplessità ha risposto direttamente l’esperto di Consumi ed Energia, Mauro Zanini, interpellato dal sito stesso. La verità è che si è indietro ancora sotto qualche aspetto e da qui anche la paventata ipotesi di un ulteriore slittamento dell’obbligo del passaggio al mercato libero. Il governo dovrà infatti varare l’albo dei venditori, eliminare qualsiasi incertezza su cosa accade a chi entro il 31 luglio 2020 non avrà ancora scelto alcun fornitore del mercato libero, nonché avviare un’adeguata campagna informativa.

Il principale suggerimento consiste comunque nel “guardare bene le condizioni contrattuali, eventuali costi apparentemente poco evidenziati o nascosti o spese accessorie o costi volutamente ignorati o non scritti”. Le offerte Placet, invece, “offrono maggiori garanzie sulle condizioni contrattuali a parità di offerta economica con quelle del mercato libero essendo state stabilite da Arera a tutela del consumatore”. Infine bisogna “valutare bene anche l’affidabilità dell’azienda venditrice e se questa è stata oggetto di condanne da parte di Autorità. Troppe aziende si sono inserite in un mercato senza competenze e serietà” e quindi bisogna prestare la dovuta attenzione a eventuali pratiche commerciali scorrette.

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