Pensioni ultime notizie: Quota 100 sanità e PA, Cisl lancia l’allarme

Sul tema pensioni ultime notizie riportano la denuncia di Cisl FP sulle conseguenze di Quota 100, in particolare sui comparti sanità e PA.

Pensioni ultime notizie: Quota 100 sanità e PA, Cisl lancia l’allarme

Pensioni ultime notizie – La Cisl Funzione Pubblica IrpiniaSannio, per voce del suo segretario generale Antonio Santacroce, ha recentemente denunciato un problema generato dalla introduzione di Quota 100 e che investe i settori della sanità, nonché degli enti locali e centralizzati. Proprio in questi comparti, moltissimi soggetti andranno in pensione a 62 anni di età e 38 anni di contributi sfruttando la nuova possibilità di pensionamento anticipato. Il problema sussiste nel mancato turnover, con il forte rischio di vedere un’emorragia di personale e quindi una carenza di servizi.

Pensioni ultime notizie: Quota 100, nessun turnover in sanità e PA

“Lo sapevano tutti che non sarebbero stati sufficienti i 6 mesi previsti dalla norma”, commenta Santacroce, “per evitare che le strutture dello Stato, della Sanità e degli Enti Locali, restassero improvvisamente prive di personale per il flusso dei pensionamenti che si aggiungono a quelli accessibili con le regole ordinarie”. Quel che mette ancora più in allarme è che “nei prossimi mesi la cosa non migliorerà”, ma anzi si arriverà a un tale peggioramento che il turnover non potrà più fare nulla e bisognerà quindi dedicarsi all’ormai “solito e abitudinario lavoro straordinario”. Cisl FP rivendica di aver lanciato l’alert per questa situazione ormai da diverso tempo. “Sembra di parlare di una razza in via di estinzione e non di lavoratori e lavoratrici che quotidianamente operano a stretto contatto con i cittadini”. Infatti, nel nostro Paese, più di 300 mila precari erogano quotidianamente servizi pubblici fondamentali in tutti i settori e per tutti i cittadini.

Pensioni ultime notizie: Cisl FP, “Serve un piano assunzionale”

Tra questi 300 mila precari, fa sapere Santacroce, “54 mila operano negli enti locali e 38 mila nel sistema sanitario nazionale”. Dal segretario generale di Cisl Fp IrpiniaSannio un invito al governo a smetterla con le promesse occupazionali. “L’amara verità è che gli uffici si svuotano e i servizi non sono garantiti”. Quindi la proposta è di rilanciare un piano assunzionale, riprendendo le parole del segretario nazionale di Cisl FP Maurizio Petruccioli, e questo “dopo che la Commissione europea ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia per abuso di ricorso ai contratti a termine nella pubblica amministrazione”.

Il mancato affronto di questi temi crea però urgenze sempre più problematiche, ma la proposta del sindacato è quella di procedere da subito con il piano assunzionale, valorizzando il capitale umano e prendendo in considerazione i cambiamenti nelle mansioni svolte, tramite le “progressioni verticali del personale” e attivando “un piano di reclutamento che tenga conto della stabilizzazione dei precari della PA”.

Quota 100 non ha portato quel turnover lavorativo che era stato promesso e che avrebbe compensato i vuoti lasciati dal pensionamento anticipato. La diretta conseguenza sarà quella di svuotare gli enti dai lavoratori e quindi ridurre al minimo i servizi per i cittadini.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it