Taglio parlamentari Camera-Senato: Di Maio “mi aspetto voto trasversale”

Manca pochissimo all’ultimo passaggio parlamentare che decreterà il taglio dei parlamentari. Di Maio si aspetta un voto trasversale.

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Taglio parlamentari Camera-Senato: Di Maio “mi aspetto voto trasversale”

Manca pochissimo all’ultimo passaggio parlamentare che decreterà il taglio dei parlamentari. Ultima tornata a Montecitorio per discutere della legge: oggi, lunedì 7 ottobre, c’è la discussione in aula. Domani, martedì 8, ci sarà il voto. I numeri dovrebbero esserci, stando alle dichiarazioni dei principali leader politici. Anche dalle principali forze di opposizione – con Matteo Salvini in testa – si promette di non fare ostracismo.

In caso di approvazione della legge, si dovrebbe passare da 630 a 400 deputati, mentre a palazzo Madama si passa da 315 a 200 senatori.

A poche ore da una delle votazioni più importanti per il Movimento 5 Stelle – che porterebbe a casa un risultato fondamentale -, il capo politico dei pentastellati si pronuncia su quest’ultimo passaggio alla Camera.

Le ultime dichiarazioni sul taglio dei parlamentari, prima della discussione in aula. Parla Di Maio

Luigi Di Maio ha parlato così del taglio dei parlamentari: “è una battaglia che secondo me condivide oltre il 90 per cento degli italiani. Se noi andiamo a fare un raffronto tra il numero dei parlamentari che hanno gli altri Paesi europei e quello che abbiamo noi è automatico che li si debba tagliare”.

Di Maio si aspetta, più che un voto di maggioranza, “un voto trasversale”. Il capo della Farnesina sembra riferirsi indirettamente a Lega e Fratelli d’Italia, che sembra sosterranno esplicitamente il taglio con il voto a favore.

Di Maio trova anche il tempo di ironizzare: “a chi vorrà assentarsi dall’aula per questa votazione manderemo una piccola poltrona a casa, per ricordargli che in un momento storico hanno scelto le poltrone al cambiamento”.

Un risparmio di 57 milioni di euro all’anno

Secondo l’osservatorio dei Conti, il taglio farà risparmiare circa 57 milioni di euro l’anno, ovvero 285 milioni nell’arco di un’intera legislatura. Cifre abbastanza lontane dal mezzo miliardo di risparmio promesso dal M5S ma che, in ogni caso, avrebbero un alto valore simbolico.

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