Atto di provenienza immobile: cos’è, come si richiede e quanto costa

Atto di provenienza immobile: che cos’è, a quali finalità serve e quali sono i costi. Ecco che cos’è utile sapere in proposito.

Atto di provenienza immobile cos'è, come si richiede e quanto costa
Atto di provenienza immobile: cos’è, come si richiede e quanto costa

Vediamo di seguito di capire cos’è un atto di provenienza immobile, come è possibile richiederlo e quali sono i costi. Infatti le situazioni pratiche in cui tale atto si rivela necessario, possono essere molteplici. Pensiamo ad esempio al caso tipico della banca che deve decidere se concedere o meno un mutuo: vorrà sicuramente vedere, tra i vari documenti, anche l’atto di provenienza immobile. Facciamo chiarezza.

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Atto di provenienza immobile: di che si tratta? quando serve?

Non è difficile dare una definizione appropriata di atto di provenienza immobile: come suggeriscono i termini, infatti, non è altro che l’atto in forza del quale è attribuita la titolarità giuridica sull’immobile in capo ad un soggetto, persona fisica o giuridica. Insomma è l’atto che accerta che un dato appartamento, magazzino, terreno ecc. è di proprietà di una certo soggetto e non di un altro.

In tantissimi casi, nelle compravendite immobiliari la ricerca dell’atto e il vaglio di esso, sono momenti decisivi ai fini del buon esito del trasferimento di proprietà; e non di rado succede che i proprietari dell’immobile non sappiano esattamente a quale atto l’agente immobiliare sta facendo riferimento. Pertanto è necessario chiarire che l’atto di provenienza è un documento che prova e dimostra la titolarità di un diritto reale su un bene immobile in capo ad un soggetto.

L’atto in esame è perciò identificato da due elementi fondamentali: il diritto reale vantato in esso e il documento stesso, in formato cartaceo. Tale documento è originato o da un contratto, o da una scrittura privata, da un atto notarile, o da una sentenza. Nel documento è indicato, ovviamente, il tipo di diritto reale in gioco e i suoi limiti (può infatti non trattarsi sempre di proprietà, ma anche di altri diritti reali limitati).

Come accennato poco fa, l’atto di provenienza è indispensabile e serve in tutti i casi si voglia sottoscrivere un contratto di compravendita, o contrarre un mutuo ipotecario o predisporre una certificazione ventennale (nel caso dell’esecuzione immobiliare).

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Come si ottiene e quali sono i costi

Per poter risalire all’atto di provenienza, sarà necessario rivolgersi ai pubblici registri immobiliari. In caso di atto notarile, sarà possibile rivolgersi allo studio del notaio o all’archivio distrettuale notarile. È peraltro utilizzabile la piattaforma Sister dell’Agenzia delle Entrate, la quale consente l’accesso online agli atti di provenienza, trascritti nel cosiddetto periodo meccanizzato ovvero di informatizzazione degli atti.

Per quelli relativi al periodo precedente a quello meccanizzato, sarà invece possibile rivolgersi agli uffici di Pubblicità Immobiliare (interni all’Agenzia delle Entrate). In questi casi, sarà rilasciata, senza costi particolari, una copia dell’atto di provenienza oppure saranno date semplici informazioni.

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