Sondaggi elettorali Noto: centrodestra, guadagnati quasi 7 punti in un mese

I sondaggi elettorali realizzati da Noto per QN certificano il buono stato di salute del centrodestra. La coalizione giallo rossa perde consensi

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Il vecchio adagio andreottiano “il potere logora chi non ce l’ha” non vale per questo momento storico. Basta leggere i dati dei sondaggi elettorali realizzati da Noto per QN per rendersene conto. Da quando il Conte bis si è insediato a Palazzo Chigi, le forze che compongono la maggioranza giallo rossa hanno perso nel corso dell’ultimo mese il 3,5% dei consensi. In parte sono andati ad Italia Viva, la creatura renziana sondata oggi al 6%. Altri invece sono andati dispersi tra centrodestra e astensione. Il Pd è stata la forza politica che più di tutte ha pagato dazio: meno cinque punti da quando è al governo. Male anche i Cinque Stelle che segnano un -3,5% in tabella. Liberi e Uguali cala di un punto.

Sul crollo verticale della coalizione governativa pesa come come un macigno il giudizio negativo che raccoglie la manovra finanziaria. Il 56% degli italiani boccia senz’appello la finanziaria che approda oggi in Parlamento. Le micro tasse inserite all’interno della manovra sembrano aver fatto breccia tra chi guarda con occhio attento al proprio portafoglio. A queste vanno sommate le liti interne che vedono schierati su due fronti Movimento 5 Stelle e Pd da una parte e Italia Viva dall’altra. Insomma, il cambiamento di colore dell’esecutivo da verde a rosso con il giallo rimasto ago della bilancia, non ha portato ad alcun cambiamento agli occhi degli italiani. Tanto che il 55% degli intervistati ritiene possibile una caduta del Conte bis entro massimo un anno.

Ciò fa gioco al centrodestra che può attaccare Conte definendo il suo un governo che tassa i cittadini e che blocca il Paese. Una narrativa che sembra premiare i partiti di quest’area. Secondo i sondaggi elettorali Noto, infatti, il centrodestra nell’ultimo mese ha guadagnato in totale 6,7 punti di consenso. La maggior parte se li intesta la Lega (+3,2%) seguita da Forza Italia (+2) e Fratelli d’ITalia (1,5). Numeri che spiegano in parte la larga vittoria di Tesei su Bianconi in terra umbra. E ora incombe l’Emilia Romagna, considerata da tutti la vera partita decisiva per la sopravvivenza del governo giallo rosso. Il Pd ha aperto ad un’alleanza anche in questa regione ma Di Maio ha risposto picche. Un no giustificato dai numeri: il 58% degli elettori pentastellati non vuole un’alleanza con i dem.

Fonte: Noto

Sondaggi elettorali Noto: nota metodologica

Data di realizzazione del sondaggio: 2/11/2019.
Committente: Quotidiano Nazionale.
Campione: Panel Omnibus rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne.
Tecnica di somministrazione delle interviste: Cawi.
Consistenza numerica del campione: mille. Rispondenti (in%: 90%)

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