USA 2012: I candidati minori

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Quando parliamo delle elezioni Presidenziali Americane di quest’anno tutti pensiamo ad Obama contro Romney. In realtà, come è noto, non saranno solo loro due i candidati: certo, gli altri sono tutti rappresentanti di partiti minori, spesso neanche stimati nei sondaggi e che non saranno, con tutta probabilità, presenti in tutti e cinquanta gli Stati, ma tuttavia il loro peso politico potrà essere sufficiente da influenzare il risultato dei due sfidanti. Già, lo spettro di Ralph Nader, che nel 2000 fu indicato come un “responsabile” della sconfitta del candidato Democratico Al Gore, da quel momento è sempre rimasto presente, soprattutto tra le file del partito dell’Asinello.
C’è poi un altro spettro di un passato non troppo remoto che aleggia sempre, quello di Ross Perot, il magnate che, candidatosi autonomamente nel 1992, ottenne il 18,91%: da quel momento, infatti, ad ogni elezione si fanno speculazioni elettorali su possibili candidature indipendenti di grandi magnati Statunitensi, a partire da Mike Bloomberg e Donald Trump.
Andiamo adesso a conoscere chi saranno i principali “terzi incomodi” di queste Presidenziali Americane.

LIBERTARIAN PARTY

Il Libertarian Party, partito Libertario nato nel 1971 che mira a ridurre ai minimi termini l’intervento dello Stato nell’Economia e nei confronti dei cittadini, sceglierà nella convention che si terrà nei prossimi giorni a Summerlin, in Nevada, il proprio candidato. La rosa dei nomi vede in testa l’ex Governatore Repubblicano del New Mexico Gary Johnson, che inizialmente si era anche candidato alle Primarie dei Repubblicani, che però dovrà vedersela con il Procuratore New Yorkese Carl Person, l’editore nonchè storico militante Libertario Texano R.Lee Wrights, lo scacchista di New York Sam Sloan e lo scrittore nonchè autore di documentari Bill Still, della Virginia.
Non si candiderà, invece, il veterano dell’esercito R.J.Harris, che ha preferito candidarsi alle Primarie dei Repubblicani per il Quarto Distretto del Congresso dell’Oklahoma.

CONSTITUTION PARTY

Il Constitution Party, partito Ultraconservatore nato nel 1991 e che ha assunto l’attuale nome nel 1999 e presente in ben trentasette Stati, ha già fatto la sua scelta: il suo candidato, infatti, sarà Virgil Goode, già esponente Democratico, passato poi con i Repubblicani con cui è stato Deputato per il Quinto Distretto della Virginia.
E’ anche stato deciso che il suo candidato Vicepresidente James L. Clymer, Avvocato della Pennsylvania.

GREEN PARTY

I Verdi, il Partito Ambientalista fondato nel 1991 e presente in trentadue Stati, sceglierà il proprio candidato nella Convention che si terrà a Baltimora a Luglio. I candidato tra cui sceglieranno saranno Jill Stein, Fisica e Presidente del Green Rainbow Party, ovvero i Verdi del Massachusetts, Roseanne Barr, attrice residente nelle Hawaii, Kent Messeplay ed Harley Mikkelson, questi ultimi attivisti del Partito rispettivamente della California e del Michigan.

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REFORM PARTY

Il Reform Party, Partito Conservatore fondato nel 1995 e presente al momento in sette Stati, sceglierà il suo candidato tra Buddy Roemer, già Governatore Repubblicano della Louisiana e già candidato alle ultime Primarie Repubblicane, ed Andre Barnett, uomo d’affari nonchè modello di fitness di New York.

SOCIALIST PARTY

Il Partito Socialista degli Stati Uniti, fondato nel 1973, presente al momento in undici Stati, candiderà il suo attivista Californiano Stewart Alexander, che nel 2008 era stato candidato come Vicepresidente di Brian Moore.

AMERICANS ELECT

Questo partito, fondato nel 2011 e quindi alla sua prima apparizione ufficiale, rappresenta un interessante esperimento della politica Statunitense. Il partito ha di fatto, come obiettivo, quello di andare contro il tradizionale bipartitismo degli Stati Uniti, con una candidatura dal basso scelta attraverso il proprio sito. Il sogno era un ticket di prestigio, ma nonostante le speculazioni sui vari Mike Bloomberg ed Howard Schultz (quest’ultimo Presidente di Starbucks), non saranno nomi di primissimo piano a candidarsi. Le principali personalità che si proporranno per la candidatura saranno dunque Rocky Anderson, già Sindaco Democratico di Salt Lake City, Capitale dello Utah, e candidato Presidente anche per il Justice Party (negli Stati Uniti è possibile essere candidati per più d’un Partito), un piccolo Partito di posizioni Socialdemocratiche, l’Economista del Massachusetts Lurence Kotlikoff, e l’ex Governatore della Louisiana Buddy Roemer, in corsa anche per il Reform Party.