Beneficio di inventario: cos’è e come funziona. I pro e contro

Beneficio di inventario ed eredità: di che si tratta e perchè è utile conoscere come funziona. Quali sono i vantaggi e svantaggi della regola.

Beneficio di inventario cos'è e come funziona. I pro e contro
Beneficio di inventario: cos’è e come funziona. I pro e contro

Il beneficio di inventario consiste, di fatto, in un’apposita regola civilistica che tutela la posizione dell’erede rispetto ad eventuali debiti del defunto. Vediamo di seguito di che cosa si tratta esattamente, come funziona e quali sono aspetti positivi e negativi dell’istituto.

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Beneficio di inventario: di che si tratta?

Come anticipato, il beneficio di inventario è una sorta di regola di “garanzia”, dato che consiste in una dichiarazione resa con atto pubblico da parte dell’erede, attraverso cui l’accettazione dell’eredità del defunto è effettuata, ma appunto con beneficio di inventario. Ciò significa che l’atto del beneficio di inventario permette all’erede o agli eredi di non confondere il proprio patrimonio con quello del de cuius. La ragione è semplice: ricevere la quota ereditaria senza dover fronteggiare eventuali pendenze debitorie del defunto, superiori al patrimonio di fatto ereditato.

In altre parole, attraverso tale meccanismo di accettazione con beneficio di inventario – detta anche “accettazione beneficiata” – l’erede può decidere di tener distinto il proprio patrimonio (come ad esempio il conto corrente bancario, l’abitazione ecc.) da quello che è ereditato, con la conseguenza che i creditori del debitore defunto possano aggredire esclusivamente quest’ultimo e non il patrimonio dell’erede.

In mancanza di beneficio di inventario, l’erede si esporrebbe alle pretese dei creditori anche con i suoi beni personali, dato che – in via generale – ad un erede non va solo la parte “attiva” proveniente dal defunto (denaro, gioielli, case ecc.), ma anche la parte “passiva”, in base ovviamente alla quota di eredità a lui attribuita. Quindi è ben chiara l‘utilità della regola dell’accettazione di eredità con beneficio di inventario: è separato il patrimonio dell’erede, di cui era già titolare prima della morte del de cuius, da quello collegato alla successione e alle quote ereditarie. Ne consegue che i creditori conservano di certo il loro diritto di credito, ma possono farlo valere pignorando soltanto i beni ereditati e non quelli propri dell’erede.

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Vantaggi e svantaggi in sintesi

Ricapitolando, vediamo ora quali sono i pro e i contro dell’utilizzo della regola del beneficio di inventario. Cominciamo con i vantaggi, che elenchiamo in sintesi:

A questi indubbi vantaggi si contrappongono però diversi svantaggi, ovvero alcuni adempimenti ed operazioni formali, che se non svolti correttamente e nei tempi previsti non consentono di avvalersi di tale beneficio. Risultato: l’erede risponderebbe – per i debiti del defunto – anche con il suo patrimonio personale. Vediamo in sintesi quali sono gli obblighi ed adempimenti più importanti:

Concludendo, c’è un ulteriore caso in cui il l’erede con beneficio resta esposto, con i suoi beni personali, alle pretese dei creditori del debitore defunto. Infatti, dell’amministrazione dei beni ereditati dal de cuius, l’erede con beneficio di inventario è responsabile esclusivamente per colpa grave. Ne consegue che in questo caso deve risarcire il danno patito dai creditori, anche con i suoi beni.

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