Intervista al consigliere regionale lombardo Fabrizio Cecchetti (Lega Nord)

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Fabrizio Cecchetti è consigliere regionale della Lega Nord in Lombardia. Eletto nel 2005, ha presieduto da allora la I Commissione Programmazione e Bilancio della Regione Lombardia.

 Consigliere Cecchetti, lei competerà anche per le prossime elezioni regionali?

 

Le candidature verranno ufficializzate solo il 27 febbraio. Ho dato la mia disponibilità al movimento per proseguire il percorso intrapreso 5 anni fa.

 

Può ricordarci qualche provvedimento approvato dalla Commissione che ha presieduto durante questa legislatura?

 

Per il 2010, la Commissione Bilancio della Regione Lombardia ha approvato un bilancio di previsione di 23 miliardi di euro. 14,8 miliardi sono destinati alla sanità e 1 miliardo e mezzo è destinato alla spesa socio-sanitaria. 136 milioni di euro vanno alla competitività e 23,5 milioni alla sicurezza. 1 miliardo e 200 milioni è destinato al settore Ambiente, Territorio e Infrastrutture: buona parte, oltre 970 milioni di euro sono destinati al trasporto pubblico locale. Nonostante la crisi, la Regione Lombardia è riuscita a mantenere un grande impegno negli investimenti senza ricorrere all’aumento della pressione fiscale. Tra le novità c’è l’istituzione di un fondo di 1 miliardo e 200 milioni di euro per riuscire a far fronte alle nuove emergenze che dovessero presentarsi nel corso del prossimo anno per gli effetti della crisi. Si tratta di risorse che riguardano sostegni alla persona, ammortizzatori sociali, imprese, capitale umano e aiuti per l’accesso al credito.

 

Nella storia delle elezioni regionali lombarde, la Lega Nord non ha mai superato il 20% di consensi. Nel 1990 il movimento si è fermato al 18,9%, nel 1995 ottenne il 17,6% e nelle ultime tornate elettorali, 2000 e 2005 si è attestata tra il 15 e il 16%. Ritiene che la Lega Nord possa abbattere la soglia del 20% nelle elezioni regionali di marzo?

 

Dopo anni di difficoltà, a partire dalle elezioni politiche del 2008 il trend elettorale si dimostra positivo e in crescita costante; pertanto ritengo possibile superare la quota del 20% in Lombardia e rafforzare la nostra presenza in Consiglio regionale. Oltre alla crescita che ci viene accreditata nei sondaggi, sensazioni positive provengono dagli incontri pubblici e i mercati che la Lega presidia con costanza. Si tratta senza dubbio di un indicatore a cui noi della Lega prestiamo molta più attenzione.

 

Come si spiega, a suo giudizio, la terza ondata leghista, dopo quella del 1992 e del 1996, che è iniziata nell’aprile 2008 e pare non arrestarsi?

 

La chiave principale per spiegare l’affermazione della Lega è il suo legame con il territorio. Attraverso un lavoro capillare che i militanti insieme agli esponenti politici effettuano quotidianamente, la Lega viene percepita dai cittadini come un punto di riferimento con cui dialogare per la risoluzione dei problemi del territorio. Questo aspetto si aggiunge alla crescente presa di coscienza da parte dell’elettorato che i dirigenti della Lega hanno sviluppato delle buone capacità di governo. L’azione del Ministro Maroni per ciò che concerne la Sicurezza ne è la migliore dimostrazione.

 

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Lei è molto giovane, come si è avvicinato alla politica? I giovani riescono a trovare spazio in politica?

 

Ho iniziato la mia attività politica a 19 anni, diventando consigliere comunale di Rho, in provincia di Milano. Nel 2005 sono stato eletto Consigliere regionale e divenni il consigliere regionale più giovane d’Italia. Nella Lega Nord la fiducia nei confronti dei giovani è un dato ormai consolidato: è sufficiente ricordare che la Lega vanta il gruppo parlamentare più giovane, nelle recenti elezioni europee è stato eletto eurodeputato Lorenzo Fontana, classe 1980. Non bisogna inoltre dimenticare i tantissimi giovani impegnati in cariche istituzionali locali… Ne cito uno per tutti, il vicesindaco di Brescia, Fabio Rolfi.

 

Quali sono le linee guida della Lega per i prossimi 5 anni in Lombardia?

 

La priorità della Lega Nord è sempre la stessa sin da quando è nata: difendere gli interessi dei lombardi. Continueremo con determinazione il percorso iniziato tanti anni fa, proseguiremo le nostre battaglie per la difesa della lingua, della cultura e delle tradizioni lombarde; contrasteremo l’immigrazione clandestina e ci impegneremo a garantire la tutela del territorio compatibilmente alla realizzazione delle infrastrutture necessarie per assicurare la competitività del sistema lombardo. Gli uomini della Lega amano la loro terra e sanno bene che per capire dove si va… È necessario conoscere chi si è e da dove si viene.