Sondaggi politici Swg: governo Draghi piace al 44% degli italiani

Secondo i sondaggi politici Swg, il 44% è d’accordo nell’affidare a Draghi un governo di ricostruzione sostenuto da tutte le formazioni politiche

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Sondaggi politici Swg: governo Draghi piace al 44% degli italiani

Sondaggi politici Swg: negli ultimi giorni i peana nei confronti di Mario Draghi si sprecano. Da quando l’ex presidente della Bce, sul Financial Times, ha esortato l’Europa a mettere da parte i vecchi schemi e affrontare “questo straordinario shock” come se fossimo in guerra, il mondo politico è tornato ad accarezzare l’idea di affidare proprio a Draghi la ricostruzione del Paese.

Sondaggi politici Swg: governo Draghi piace al 44% degli italiani

Dietro queste intenzioni si celano interessi tra loro opposti, dalla delegittimazione del presidente del Consiglio in carica al rafforzamento del peso dell’Italia nel consesso europeo. Fatto sta che nei ristretti conciliaboli parlamentari la voce corre e prende forma. Ma cosa ne pensano gli italiani? A chiederglielo ci ha pensato Swg nei sondaggi politici per il TgLa7 andati in onda il 30 marzo. Secondo la rilevazione, il 44% è d’accordo nell’affidare a Draghi un governo di ricostruzione sostenuto da tutte le formazioni politiche per affrontare al meglio la crisi economica provocata dall’epidemia. Contrario a questo scenario è il 31% del campione intervistato. I motivi che spingono questa fetta a dire No ad un’eventualità del genere sono diversi: il 38% motiva la sua contrarietà spiegando che “il sostegno di tante forze politiche diverse non è una buona cosa”; per il 31% un governo Draghi non serve perché quello attuale è in grado di affrontare la situazione; c’è anche un 24% di persone che respinge l’idea perché considera il profilo dell’ex presidente dell’Eurotower non adeguato a guidare il governo; infine il 7% giustifica il suo No per altri motivi.

I sondaggi politici Swg hanno chiesto agli italiani di guardare oltre all’emergenza, a quello che verrà dopo. Per il 39% degli intervistati la vita post coronavirus sarà peggiore rispetto a prima dell’epidemia, soprattutto dal punto di vista economico. Secondo il 37% non ci saranno gradi variazioni e tutto sarà “grossomodo come prima dell’epidemia”. Il 12% è invece convinto che una volta finita l’emergenza sarà una persona migliore. Un altro 12% preferisce non esprimersi.

Fonte: Swg
Fonte: Swg
Fonte: Swg

Nota metodologica

Indagine condotta con tecnica mista Cati-Cami-Cawi su un campione di 800 soggetti maggiorenni residenti in Italia tra il 25 e il 27 marzo 2020. Il campione è stratificato per zona e prevede quote per età e sesso. I dati sono stati ponderati a fine di garantire rappresentatività rispetto ai parametri di zona, sesso, età, livello scolare e partito votato alle ultime elezioni. Il margine di errore statistico dei dati riportati è del 3,5% a un intervallo di confidenza del 95%.

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