Social TP: Draghi premier per il dopo emergenza? Risultati e commenti

Social TP: Draghi premier per il dopo emergenza? Risultati e commenti. La maggioranza vota “no” a un governo di unità nazionale guidato da Draghi.

Sondaggi Social TP: Draghi premier per il dopo-emergenza
Social TP: Draghi premier per il dopo emergenza? Risultati e commenti

Continua la nostra serie di domande social volte a offrire una sentiment analysis. Nell’ultima domanda social abbiamo chiesto ai nostri lettori la loro opinione riguardo lo scenario post-emergenza. Secondo alcuni commentatori politici ed esponenti di partito, l’ipotesi di un governo di unità nazionale guidato da Mario Draghi è un’eventualità da prendere in considerazione. Abbiamo quindi chiesto, ai nostri lettori, cosa ne pensassero di un avvicendamento che rimescolerebbe le carte in tavola e che cambierebbe drasticamente la forma della maggioranza.

La maggior parte dei lettori si dimostra scettica e non vuole Draghi alla guida del Paese per il post-emergenza. I “no” (811), infatti, doppiano i “sì” (399). Ricordiamo che queste domande proposte sotto forma di un sondaggio a risposta secca (Sì/No) non hanno valenza statistica ma sono bensì utili per comprende il sentimento degli italiani e le considerazioni che si fanno su temi divisivi e di rilevanza nazionale.

Social TP: Perché “no” all’ex numero uno della BCE

Uno dei commenti più completi e che riassumono alcune delle principali incognite del cambio di governo, proviene da Fabrizio Carion. Il nostro afferma: “Io ho sottoscritto NO e non per mancanza di fiducia nei confronti del sig. Draghi che sinceramente stimo. Ma si è chiesto a lui se davvero vuole fare il presidente del consiglio sostenuto dal nulla? Perché scusate ma un premier deve avere una maggioranza, e da chi sarebbe composta questa maggioranza? Dalla lega, forza Italia, fratelli d’Italia più Italia viva? Non hanno la maggioranza. Tutto questo per estromettere i 5Stelle? Ma il PD andrebbe in coalizione con salvini la meloni e il condannato? Mah e il Presidente Mattarella che farebbe? Ha già dichiarato che si andrebbe alle elezioni. Per cui chi sosterrebbe il dott. Draghi? Credo che buttare il nome di qualcuno così senza sapere se l’interessato è d’accordo sia puro esercizio di sondare il popolo dei social. Dimenticavo, il Dott. Conte ha la mia stima per la persona seria e responsabile che dimostra di essere, fortuna che in una situazione del genere abbiamo gente che governa, pur con incertezze e qualche errore, ma chi non ne ha, con la testa sulle spalle. Almeno sino ad ora.”

C’è anche chi risponde con un “No” secco a Draghi per il dopo-emergenza perché ritenuto in un certo qual modo inadeguato. Marco Bi, in un commento tanto semplice come apprezzato da un buon numero di lettori: “Veramente c’è qualcuno che vorrebbe dare il nostro paese in mano a Draghi?? Ma veramente??”

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Perché dire “sì” a un governo di unità nazionale con Draghi premier

C’è poi chi sostiene l’opzione Draghi per competenza e di stabilità.

Fernando Meschino avalla l’opzione Draghi in base a un calcolo legato alla stabilità politica: “Questa maggioranza si regge su soli 3 voti in più al Senato e non ha una visione comune. Chiuderci in casa è una decisione che avrebbe preso chiunque di fronte ad un’epidemia già dilagante. Per il dopo emergenza ci vuole sicuramente di più e se Draghi fosse colui che riuscisse a raccogliere un’ampia maggioranza parlamentare, andrebbe bene.”

Giudizio positivo e favorevole anche da Ornella Saccomandi che sostiene che”Certamente farà meglio di un presidente che non sa prendere decisioni e si serve di continue commissioni e task force!”

Social TP: Sì a Draghi, ma solo se si passa da elezioni

Si chiude con un commento che non è necessariamente a favore o contrario a un governo di unità nazionale guidato da Mario Draghi, ma che sì riafferma le qualità dell’ex presidente della BCE. Così scrive Federicus Daecimus Meridius: “Al termine della legislatura corrente (andare a elezioni anticipate in questa situazione sarebbe criminale) potrebbe essere la persona giusta per guidare un governo di responsabilità nazionale in modo da manovrare l’uscita dalla crisi. Però punto uno: dubito che Draghi, persona seria e stimata, abbia voglia di impantanarsi nel ginepraio della politica italiana. E punto due: un governo di responsabilità nazionale sottintende l’assioma che i sovranisti dovranno assolutamente restarne il più lontano possibile.”

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