Coronavirus ultime notizie: seconda ondata peggiore della prima?

Coronavirus ultime notizie: l’Italia è stata rimessa in movimento, gli studiosi dibattono sull’entità di un’eventuale seconda ondata di contagi

Mascherine
Coronavirus ultime notizie: seconda ondata peggiore della prima?

Coronavirus ultime notizie: l’Italia è stata rimessa in movimento dopo due mesi di rigida quarantena ma gli studiosi cominciano a dibattere sulla entità di un’eventuale seconda ondata di contagi.

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Coronavirus ultime notizie: i rischi legati all’aumento della mobilità

Uno dei primi studi sulla possibilità di veder risalire la curva dei contagi è stato diffuso dall’Imperial College di Londra. L’indice di contagiosità, dicono gli studiosi dell’osservatorio britannico, è stato portato sotto quota 1 solo grazie alle limitazioni dei “contatti” tra le persone. Aumentare anche solo del 20% la mobilità potrebbe bastare per mettere a repentaglio tale risultato. Va tuttavia segnalato che lo studio dell’Imperial College non tiene in considerazione la possibilità di introdurre nuovi strumenti di contenimento come app di tracciamento e il conseguente isolamento di soggetti potenzialmente infetti.

Test di massa: un buon compromesso?

Detto ciò, sembra sempre più difficile imporre ampie limitazioni agli spostamenti come avvenuto durante la Fase 1 anche per i dubbi sempre più pressanti sulla costituzionalità delle misure che proibiscono alle persone di muoversi liberamente sul territorio nazionale. Una strategia che permetterebbe di rendere maggiormente razionale, sempre nell’ottica di un contenimento dell’epidemia, la ripresa della mobilità potrebbe essere quella dei test di massa. Tale idea è sostenuta da alcuni studiosi tra cui il virologo Andrea Crisanti che ha ottenuto così risultati incoraggianti prima a Vò Euganeo e poi su tutto il territorio della Regione Veneto.

Non abbassare la guardia sugli assembramenti

A proposito di una potenziale seconda ondata di contagi, l’esempio che un po’ tutti i Paesi del mondo hanno intenzione di evitare è quello di Hong Kong che dopo un primo lockdown ha dovuto affrontare una seconda quarantena. Nel Paese asiatico, come ammesso dalle stesse autorità che lo governano, è ripartito troppo presto e senza le adeguate precauzioni. Insomma, sembra essere “gradualità” la parola chiave per evitare una nuova impennata dei casi di Covid: chiusure e limitazioni agli spostamenti, però, non potranno durare ancora a lungo. La speranza è che il divieto di assembramento (da poco a Hong Kong è stato alzato il numero di persone che possono riunirsi da 4 a 8) basti a tenere l’indice di contagiosità su un livello sostenibile per il nostro sistema sanitario.

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