Rischio contagio coronavirus: quali luoghi è meglio evitare nella fase 2?

Per evitare il contagio da coronavirus nella fase 2 quali luoghi è meglio evitare e quali comportamenti adottare? Le informazioni da sapere.

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Rischio contagio coronavirus: quali luoghi è meglio evitare nella fase 2?

La Fase 2 entra nel vivo con le riaperture di diverse attività. Non si è ancora tornati alla normalità e anche da parrucchieri e ristoranti la situazione può apparire inedita, quasi esperienziale. Resta il fatto che il coronavirus è ancora attivo, perché la fase 2 non è il periodo in cui si raccolgono i lustri della battaglia vinta, ma è la fase di convivenza con il virus. Quindi il virus circola ancora, è tra noi, seppur meno forte rispetto a 1-2 mesi fa. Pertanto è estremamente raccomandato, per sé e per gli altri, continuare a comportarsi con cautela, evitando certi luoghi e agendo con prudenza.

Coronavirus: quali luoghi evitare per ridurre il rischio da contagio

Stando a uno studio condotto da Erin Bromage, docente di Biologia con specializzazione in Immunologia dell’Università di Dartmouth (Massachusetts), il rischio del contagio aumenterà inevitabilmente con l’allentamento delle misure restrittive e quindi con maggiori possibilità di uscite da parte delle persone. Il problema, che si è verificato anche nelle scorse settimane quando tutti eravamo chiusi in quarantena, è che quando una persona esce (ad esempio per motivi di lavoro) ed è a contatto con persone o superfici potenzialmente infette, rischia di contrarre la malattia e portarla all’interno della propria abitazione, contagiando i propri conviventi, che a loro volta contagiano altre persone.

Tuttavia è possibile evitare certi luoghi per ridurre al minimo il rischio del contagio. Bromage considera le stime degli esperti per i quali sono sufficienti solo 1.000 particelle infettive inalate in un respiro (100 particelle in 10 respiri o 10 in 100 respiri). “Ognuna di queste circostanze può portare a un’infezione”. Ovviamente i luoghi chiusi sono quelli più rischiosi per la diffusione del contagio. Sufficiente uno starnuto o un colpo di tosse in un ambiente chiuso e affollato affinché le persone siano esposte alle particelle infette.

Evitare luoghi chiusi, bene supermercati e negozi

Da questa analisi emerge ovviamente che tutti i luoghi chiusi rappresentino un possibile rischio: dai ristoranti ai luoghi di lavoro (in particolare gli uffici), dalle palestre ai centri fitness, passando per riti e cerimonie come possono essere party di compleanno o funerali. Lo studio esclude negozi, supermercati e parrucchieri come luoghi più rischiosi per essere contagiati, a condizione che non siano sovraffollati.

Tra i luoghi chiusi, aggiungiamo, anche gli autobus e le metro, ovvero i mezzi di trasporto pubblico in cui è difficile rispettare il distanziamento sociale e gli assembramenti. Restano invece in auge i consigli e le raccomandazioni sentite fino allo sfinimento negli ultimi mesi: indossare la mascherina, igienizzare spesso le mani e rispettare la distanza interpersonale di sicurezza.

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