Obbligo termoscanner bar, ristoranti e negozi: come cambiano le regole

Tra le novità della fase 2 si parla anche di obbligo termoscanner nei bar, ristoranti e negozi: ecco come cambiano le linee guida.

Obbligo termoscanner bar, ristoranti e negozi: come cambiano le regole
Obbligo termoscanner bar, ristoranti e negozi: come cambiano le regole

In vista dell’apertura dei confini regionali, cambiano ancora una volta le linee guida sui comportamenti da adottare nei locali e non solo, in seguito alle direttive del Comitato tecnico scientifico. Sparisce il modulo di autocertificazione, ma resta l’obbligo di indossare le mascherine e guanti, soprattutto in luoghi chiusi, e la distanza interpersonale di sicurezza. Obbligo termoscanner all’ingresso di bar, ristoranti e altri tipi di locali, allo scopo di rilevare subito la temperatura ai clienti, mentre l’informativa sulle misure di precauzione e i comportamenti da adottare dovranno essere compresi da italiani ed eventuali turisti stranieri.

Obbligo termoscanner nei locali

L’obbligo di utilizzare il termoscanner è in realtà una raccomandazione fortemente consigliata. Il dispositivo finalizzato alla rilevazione della temperatura corporea del soggetto e a individuare eventuali stati febbrili e persone influenzate è fortemente consigliato fuori da bar, ristoranti, negozi, supermercati, parrucchieri. Così come fortemente raccomandato, se non propriamente obbligatorio, redigere una lista di nomi, cognomi e numeri di telefono da tenere in archivio per 14 giorni: la finalità è quella di individuare più rapidamente i contatti avuti dopo una riscontrata positività.

Stabilimenti balneari, centri benessere, piscine e palestre: le nuove regole

Cambierà anche il modo di andare al mare. In particolare, negli stabilimenti balneari e nelle spiagge gli ombrelloni dovranno essere distanziati. Nei campeggi l’opera di sanificazione avverrà 3 volte al giorno qualora il 70% o più delle piazzole prive di servizi igienici siano occupate.

Per quanto riguarda i locali di servizi alla persone, tra i quali rientrano centri massaggi, centri di abbronzatura, estetisti, tatuatori, va assicurata la distanza tra un lettino e l’altro. Il massaggiatore può operare anche senza guanti ma dovrà lavare e disinfettare le mani prima e dopo ogni trattamento e non toccarsi mai le parti del viso durante il massaggio. Per quanto riguarda quei centri dove gli operatori non possono mantenere la distanza con i clienti mentre lavorano, i primi dovranno indossare mascherina FFP2 senza valvola, ovvero quella che protegge se stessi e gli altri.

Cosa non si potrà ancora fare dal 3 giugno

In tutti quei centri dove è prevista attività di front office, gli sportelli dovranno avere adeguata protezione, da tradursi in barriera di vetro o parete protettiva (anche in plexiglass) che funzioni da ulteriore separazione tra l’impiegato e il cliente.

In piscine e palestre bisognerà garantire la distanza laddove necessario e quindi bisognerà riorganizzare appositamente gli spazi. Per quanto riguarda le piscine, ci saranno 7 metri quadri di superficie di acqua a persona e ovviamente è obbligatorio l’utilizzo della cuffia. Nelle palestre, invece, la distanza interpersonale di sicurezza è la stessa imposta ai runner e agli sportivi in generale, ovvero 2 metri tra una persona e l’altra.

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