Bollo auto 2020 e multe non pagate non vanno saldate, la sentenza

Ultimi aggiornamenti sul bollo auto 2020 e sulle multe non pagate: una sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che non vanno saldate.

Bollo auto 2020 multe non pagate
Bollo auto 2020 e multe non pagate non vanno saldate, la sentenza

Bollo auto e multe non pagate: non è necessario saldarle, come stabilito dall’Ordinanza della Corte di Cassazione n. 29653 del 14 novembre 2019, che ha di fatto decretato l’annullamento di multe e tasse locali come il bollo auto per piccoli importi (sotto i 1.000 euro), nonché dichiarato illegittimo il fermo amministrativo legato alle cartelle esattoriali provenienti dai tributi di cui sopra.

Bollo auto e multe non pagate: cosa dice la Cassazione

Quanto appena detto fa tutto parte di quanto stabilito dal Decreto Legge n. 119 del 2018, che stabilisce che per le multe e i tributi locali come il bollo per importi sotto i 1.000 euro non va saldato nulla, a condizione che le cartelle esattoriali notificate al contribuente siano stati iscritti a ruolo tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010. La sanatoria, rammentiamo non comprende solo bolli auto e multe stradali notificate in quel periodo, ma anche tributi come Imu, Tari e Tasi e sanzioni amministrative, sempre per importi inferiori a 1.000 euro e iscritti a ruolo nel medesimo periodo sopra riportato, ovvero tra il 2000 e il 2010.

L’Unione per la Difesa dei Consumatori ha recentemente ricordato che il limite dei 1.000 euro è riferito ai singoli debiti maturati verso l’Erario. Quindi, se una singola cartella esattoriale supera i 1.000 euro, perché il totale proviene dalla somma di più posizioni debitorie i cui importi sono inferiori a 1.000 euro, allora l’importo totale potrà essere annullato. Il contribuente si ritroverà a pagare solo gli interessi di mora e i costi di gestione del debito.

Proroga rottamazione-ter: cosa sapere

In merito alla rottamazione-ter delle cartelle esattoriali ci sono state due proroghe, includendo i debiti iscritti a ruoli fino al 2019, con la possibilità di pagare la rata scaduta il 31 maggio 2020 entro il 10 dicembre: slittamento decretato a causa dell’emergenza sanitaria e che dunque rientra in tutte quelle proroghe relative agli adempimenti fiscali di questo periodo.

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