Visita fiscale Inps: ultime sentenze irreperibilità, le principali

Le ultime sentenze che hanno avuto come oggetto la visita fiscale Inps e l’irreperibilità del lavoratore assente per malattia. I nuovi aggiornamenti.

Visita fiscale Inps ultime sentenze irreperibilità
Visita fiscale Inps: ultime sentenze irreperibilità, le principali

Cosa dicono le ultime sentenze giudiziarie sulla visita fiscale Inps e in particolare sull’assenza del lavoratore “malato” alla reperibilità fiscale. Quali sono le conseguenze dal punto di vista professionale e giudiziario e quali sono i principali aggiornamenti in merito alla visita fiscale che bisogna prendere in considerazione e che creano dei precedenti. Ecco le ultime sentenze sull’irreperibilità sintetizzate con i principali punti chiave, i più importanti.

Irreperibilità alla visita fiscale Inps: sanzioni e giustificazioni, le sentenze

Con la sentenza n. 3820 del 17 luglio del 2014 il Consiglio di Stato ha definito legittima la temporanea sospensione dello stipendio per il dipendente pubblico qualora questi risulti irreperibile alla vista fiscale durante l’orario di reperibilità e ovviamente nell’eventualità in cui non presenti apposita e idonea documentazione che attesi valida giustificazione dell’assenza.

Sulla giustificazione e il valido motivo relativo all’irreperibilità è intervenuto anche il Tar di Catanzaro, con la sentenza n. 1142 del 2012, nella quale si stabilisce la necessità di uno specifico impedimento oggettivo che abbia reso impossibile la reperibilità, la cosiddetta causa di forza maggiore, che dovrà essere opportunamente testimoniata.

In ogni caso, come affermato dal Tribunale di Caltanissetta, la sanzione relativa al licenziamento del lavoratore dipendente risultato assente durante gli orari di reperibilità alla visita fiscale, è legittima, anche se deve sempre essere proporzionata adeguatamente all’entità dei fatti, come ribadito dalla Corte di Cassazione Sez. Lavoro con la sentenza n. 4695 del 10 marzo 2016. Ad esempio, un lavoratore che risulta assente alla prima visita fiscale ma si reca in ambulatorio per la seconda visita andrà trattato diversamente, sotto l’aspetto sanzionatorio, rispetto al dipendente che risulta sempre irreperibile durante le visite fiscali di rito.

In ogni caso il lavoratore dipendente è obbligato a comunicare sempre e comunque al datore di lavoro al sua eventuale assenza durante l’orario di reperibilità fiscale, anche in caso di motivi urgenti. Solo a fronte di gravi e indifferibili ragioni l’assenza può non essere comunicata, anche se il lavoratore è comunque obbligato (dopo il fatto) a giustificare al proprio datore di lavoro la sua assenza dal domicilio durante gli orari di reperibilità. Lo ha ribadito, come ricorda La Legge Per Tutti, il Tribunale di Bari con una recente sentenza, la n. 4072 del 10 ottobre 2019.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it