Visita fiscale Inps: con il raffreddore si deve stare a casa?

In tempo di Covid-19 il lavoratore che ha i sintomi del raffreddore deve stare a casa? Ed è soggetto a visita fiscale Inps? Il chiarimento.

Visita fiscale Inps con raffreddore
Visita fiscale Inps: con il raffreddore si deve stare a casa?

A partire dal 10 agosto, ma non ovunque su tutto il territorio italiano, la visita fiscale Inps è ripartita, ma potrebbero esserci degli interrogativi e delle questioni irrisolte su possibili “nuove” malattie che, a differenza di prima, potrebbero costringere a restare a casa (e attendere la visita fiscale). In realtà sarebbero “nuove vecchie” malattie, come un normale raffreddore, normale fino a qualche tempo fa, ma non in tempo di coronavirus, visto che è uno dei sintomi del Covid-19. Quindi, per concludere, la domanda è la seguente: come ci si deve comportare con il raffreddore?

Visita fiscale Inps: lavoratore con raffreddore deve restare a casa

Per rispondere a questa domanda è necessario fare una sintesi tra il protocollo di sicurezza da rispettare se si provano i sintomi da Covid-19 e il meccanismo della visita fiscale Inps attuale, che in tempo di coronavirus è leggermente mutato.

Visite fiscali: nuove regole e quando ripartono

Il lavoratore, quando percepisce i sintomi del Covid-19 (e tra questi sono inclusi anche raffreddore e febbre), deve consultare immediatamente un operatore sanitario e non recarsi direttamente dal proprio medico di base o presso una struttura ospedaliera: prima di recarcisi fisicamente, infatti, è tenuto a chiamare e prevenire il proprio dottore.

Visita fiscale Inps: come funziona in tempo di Covid

La procedura legata alla visita fiscale Inps fa sì che l’Istituto di previdenza analizzi dapprima i certificati medici inoltrati dai medici, e da questi individui i possibili soggetti a rischio Covid-19. Infatti, qualora il lavoratore provi i sintomi della febbre o del raffreddore, può essere a rischio coronavirus. Via telefono o via citofono, comunque a distanza, il medico fiscale potrà fare domande al lavoratore in malattia (il cosiddetto triage) al fine di capire se il rischio di contagio ci sia o meno. A ogni modo, visto che la presenza del virus non può essere esclusa del tutto, la visita fiscale dovrà essere effettuata indossando i dispositivi di protezione individuale (mascherina e guanti), obbligo a cui dovrà sottoporsi anche il lavoratore in malattia.

Fasce orarie di reperibilità restano le stesse

Non cambia invece nulla rispetto agli orari delle visite fiscali e alle fasce di reperibilità da rispettare, che restano ripartite nel seguente modo:

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