Reddito di cittadinanza per oltre 3 milioni di italiani: i dati Inps

È stata superata quota 3 milioni di italiani: stiamo parlando dei beneficiari del reddito di cittadinanza, in aumento rispetto a gennaio 2020.

Reddito di cittadinanza per oltre 3 milioni
Reddito di cittadinanza per oltre 3 milioni di italiani: i dati Inps

Ultime notizie sul reddito di cittadinanza: con un comunicato stampa pubblicato venerdì 21 agosto 2020 l’Inps ha infatti riferito che nel mese di luglio è stata superata quota 3 milioni di beneficiari. Il numero riguarda sia i percettori del reddito di cittadinanza, sia i beneficiari della pensione di cittadinanza. L’Istituto di previdenza ha poi fornito altri numeri relativi agli incrementi rispetto all’inizio dell’anno, al numero di nuclei familiari e all’importo medio mensile.

Pensione e reddito di cittadinanza: quanti sono i beneficiari, i numeri

Con il mese di luglio sono stati superati i 3 milioni di persone coinvolte, spiega l’Inps, dichiarando che c’è stato anche un aumento del 17% rispetto a gennaio 2020, con riferimento a 1,3 milioni di nuclei familiari nel complesso che hanno attualmente in pagamento il reddito di cittadinanza o la pensione di cittadinanza. Per quanto riguarda l’importo medio mensile erogato, questo ammonta a 523,29 euro. Facendo riferimento solamente al reddito di cittadinanza, i nuclei familiari che hanno attualmente in pagamento il beneficio sono 1,1 milioni, per un totale di 2,9 milioni di persone coinvolte e un importo medio mensile ammontante a 561,23 euro.

Reddito di cittadinanza: reddito di emergenza e cumulo con lavoro, le novità del Decreto Rilancio

Con il Decreto Rilancio sono state introdotte alcune importanti novità in merito alle misure di sostegno al reddito. La prima risponde al nome di Reddito di Emergenza (abbreviato: Rem): per ulteriori approfondimenti su questa misura, vi invitiamo a leggere questo articolo.

La seconda, con riferimento all’art. 94 del Decreto Rilancio, riguarda il cumulo con i redditi di lavoro. L’articolo suddetto ha come oggetto la promozione del lavoro agricolo e qui troviamo scritto quanto segue: “In relazione all’emergenza epidemiologica i percettori di ammortizzatori sociali, limitatamente al periodo di sospensione a zero ore della prestazione lavorativa, di Naspi e Dis-Coll nonché di reddito di cittadinanza possono stipulare con datori di lavoro del settore agricolo contratti a termine non superiori a 30 giorni, rinnovabili per ulteriori 30 giorni, senza subire la perdita o la riduzione dei benefici previsti, nel limite di 2000 euro per l’anno 2020”.

Questo significa che il soggetto che percepisce il reddito di cittadinanza ma lavora nei campi nei limiti sopraccitati, può comunque continuare a percepire il RdC senza modifiche sull’importo. Non si dovranno comunque superare i 2 mesi di lavoro né percepire uno stipendio superiore a 2.000 euro. In caso di variazione di tali condizioni, sarà necessario avvisare tempestivamente l’Inps della variazione della propria situazione reddituale.

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