Nuovo Dpcm novembre per coronavirus: cosa cambia per le misure

Nuovo Dpcm Novembre

Nuovo Dpcm novembre per coronavirus: cosa cambia per le misure

Nuove misure restrittive contro il coronavirus saranno incluse nel nuovo Dpcm di novembre. Il premier Giuseppe Conte ha riferito alla Camera nella mattinata di lunedì 2 novembre 2020, fornendo alcune anticipazioni su cosa conterrà il nuovo decreto, anche se sotto certi aspetti i dettagli sono ancora chiarire del tutto. In ogni caso la firma sul nuovo Dpcm dovrebbe arrivare oggi, martedì 3 novembre 2020. Escluso, almeno per il momento, un lockdown nazionale, mentre ci saranno misure diverse a seconda dei territori e in base al livello di contagio.

Nuovo Dpcm novembre: cosa ha detto il premier Conte

“Indicheremo 3 aree con 3 scenari di rischio con misure via via più restrittive”, con l’inserimento di una Regione in una delle 3 aree che avverrà tramite “un’ordinanza del ministro della Salute”. Gli scenari prenderanno in considerazione alcuni fattori tra cui principalmente l’indice Rt, i focolai, il numero dei posti letto occupati negli ospedali. A proposito di indice Rt, quest’ultimo è a 1,7 a livello nazionale, ma in alcune Regioni è superiore e inoltre “esiste un’altra probabilità che 15 regioni superino le soglie critiche nelle aree delle terapie intensive e delle aree mediche nel prossimo mese”.

Le nuove misure restrittive previste: cosa cambia

Quali saranno le nuove misure? Molto probabilmente il divieto di mobilità da e verso le Regioni che presentano un maggior livello di rischio, a condizione che non siano presenti cause di assoluta urgenza, lavoro o salute. Anticipato il coprifuoco ed esteso a livello nazionale: l’ora esatta non è ancora ufficiale, si è parlato delle 18, ma probabilmente ci si orienterà verso le ore 21. Conte ha per ora lanciato un generico “tarda serata”.

Novità anche nelle scuole, con l’estensione al 100% della didattica a distanza per le scuole superiori. Vi saranno poi alcune attività che dovranno restare chiuse, anche se non per sempre. Durante i weekend e i giorni festivi, infatti, dovranno restare chiusi i centri commerciali, mentre potranno restare aperti alimentari, farmacie, parafarmacie e tabacchi. Chiuse le sale scommesse e le sale giochi, con possibile sospensione delle lotterie. Chiuse tutte le mostre e tutti i musei a livello nazionale, mentre a livello di trasporto pubblico viene ridotta al 50% la capienza dei mezzi.

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