Decreto Ristori Ter: zone rosse, imprese e novità. Ecco i punti chiave

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Decreto Ristori Ter: zone rosse, imprese e novità. Ecco i punti chiave

E’ notizia recente il varo del decreto Ristori bis, ed ecco in vigore – dal 24 novembre – il nuovo decreto Ristori ter, che cerca di aiutare ulteriormente interi settori economici, sprofondati in una crisi senza precedenti, a causa prima della pandemia e poi delle restrizioni e dei divieti predisposti dal Governo per frenare i contagi e tutelare al meglio il diritto alla salute. Il decreto Ristori ter prevede somme consistenti stanziando quasi 2 miliardi di euro. Ed è notizia di oggi l’approvazione della Camera dello scostamento di bilancio pari a circa 8 miliardi di euro, che servirà al successivo Ristori quater. Cerchiamo qui di seguito di fare il punto della situazione attuale e di capire quali sono i punti-chiave del decreto Ristori ter.

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Il decreto Ristori ter – qui il testo – è seguìto ai precedenti decreti dello stesso tipo, per allargare le misure di sostegno economico anche a quelle regioni italiane nel frattempo diventate zone rosse o arancioni, ovvero aree con forti limitazioni, se non veri e propri divieti di apertura dell’attività commerciali, dei bar o dei ristoranti.

Vediamo a questo punto, in una sintetica rassegna, quali sono gli aspetti salienti di questo nuovo provvedimento di sostegno all’intera economia italiana, ovvero il decreto Ristori ter:

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Concludendo questa sintetica rassegna dei punti chiave del decreto Ristori ter, non possiamo non ricordare che è imminente il varo del Ristori quater. In quest’ultimo provvedimento dovrebbe essere sancita ufficialmente la proroga delle scadenze fiscali di fine anno per complessivi 4,8 miliardi di euro. Il varo di questo decreto deve però essere obbligatoriamente preceduto dal voto favorevole di Camera e Senato, in merito allo scostamento di bilancio da 8 miliardi.