Pasión rojiblanca, l’ultima d’inizio anno al Calderón: Atletico Madrid ai quarti di Copa del Rey

Pasión rojiblanca, l’ultima d’inizio anno al Calderón: Atletico Madrid ai quarti di Copa del Rey

L’ultima “prima” al Calderón dell’ Atletico Madrid: dopo lo 0-2 all’Insular del Las Palmas del 3 gennaio (andata degli ottavi di finale di Copa del Rey), la rojiblanca prova a ipotecare il passaggio ai quarti con una formazione accorta. Nello stadio presso le sponde del Manzanarre accudono oltre 15.000 spettatori, nonostante le basse temperature. Il settore ospiti rimane chiuso, ma alcuni supporters dei canarini si mescolano a quelli dell’Atletico senza creare alcun disordine.

Formazioni

Atletico Madrid: Moya tra i pali; Vrsaljko e Lucas occupano rispettivamente la fascia destra e sinistra della difesa. Centrali, Giménez e Godín (oggi capitano). Linea a quattro di centrocampo con Koke e Saúl centrali. Juanfran interno di destra – che torna al suo ruolo originario – e Gaitan sulla sinistra. Coppia d’attacco composta da Griezmann e Correa. A disposizione: Bernabe, Keidi, Ruben Fernandez, Savic, Gabi, Filipe Luis, Fernando Torres

Las Palmas: Lizoian tra i pali; linea difensiva composta da Garcia, Aythami, Helder, Michel; a centrocampo Javi Castellano, Tana, Momo e l’ottimo Hernán. In attacco, Mateo e il terminale offensivo Marko Livaja. A disposizione: Lemos, Montoro, Kevin Prince Boateng, El Zhar, Javi Varas , Pedro Bigas.

Primo tempo. La prima frazione di gioco si gioca a ritmi molto bassi, con poche occasioni da una parte e dfall’altra. L’atteggiamento rinunciatario dell’Atletico non favorisce il bel gioco. Griezmann prova ad inventare ma predica nel deserto. I pericoli maggiori arrivano proprio dalla fascia destra, con Vrsaljko e Juanfran che spingono con decisione e mettono sotto pressione la retroguardia dei canarini. Dall’altro lato, Livaja prova a farsi vedere e a dare quantità all’offensiva del Las Palmas. Nel complesso, pochissime occasioni nel primo frangente, capitate per lo più tra i piedi di Nico Gaitàn. Molto bene anche Juanfran – probabilmente il migliore in campo nella prima frazione di gioco – che copre una gran porzione di campo e si disimpegna molto bene in entrambe le fasi.

Al  24′, Montoro entra per Hernán, costretto ad uscire per infortunio (possibile stiramento per lui). al minuto 34′ arriva l’ammonizione per Ángel Correa.

Secondo tempo. Il secondo tempo si apre con la sostituzione di Gabi che entra al posto di Lucas. Riposizionamento, quindi, di Vrsaljko sulla fascia opposta, con Juanfran che retrocede da interno destro a terzino. La partita si accende fin dal primo minuto della ripresa, grazie ad una gran iniziativa personale di Correa che impegna Lizoain. È solo il preludio all’azione che porterˋa al vantaggio firmato dal finalista per il pallone d’oro, Antoine Griezmann: il francese la butta dentro al minuto 53′ con un tap-in vincente. Sul parziale di 3-0 per l’Atletico Madrid, la Rojiblanca tira i remi in barca. Troppo presto: il Las Palmas è vivo e una gran azione personale di Marko Livaja – incursione centrale con tiro potente di piatto, abbastanza centrale ma ravvicinato – fredda Moya e il Calderón. Al minuto 58′, il Las Palmas pareggia i conti e fa 1-1. La partita riprende ritmo e finalmente si assiste a una apertura del gioco che velocizza l’azione e garantisce maggior spettacolo. Proprio con l’apertura di nuovi spazi e delle verdi praterie dal Calderón, Ángel Correa trova il suo habitat naturale. Su un lancio lungo partito dalla difesa, Correa ‘divora’ il suo diretto avversario, converge verso il centro in solitaria e, in uno contro uno, batte Lizoian con un ambizioso tiro di punta. Palla che passa sotto il braccio dell’estremo difensore del Las Palmas ed è nuovo vantaggio Atletico. Con il 2-1, i ritmi si fanno più bassi, complice la demotivazione dei canarini e la concentrazione degli uomini di Simeone (già redarguiti oltremodo dopo aver subito il gol del pareggio). Negli ultimi venti minuti la partita si spegne, con l’Atlético che gestisce in maniera ordinata senza rischiare nulla, almeno fino all’88esimo: sul finire, un lapsus della squadra del Cholo Simeone consente ai canarini di pareggiare. Ancora una volta è Marko Livaja a buttarla dentro. Stavolta, il coefficiente d’esecuzione era decisamente più bassa: in un due contro uno, Mateo assiste Livaja che deve solo spingerla dentro a porta vuota. Il risultato finale sembrava fissarsi sul 2-2 ma – dopo l’ennesimo lapsus difensivo della rojiblanca – Mateo firma il gol del vantaggio del Las Palmas: 2-3 al 92′, i canarini ci credono ma il tempo a disposizione è troppo poco. L’ Atletico Madrid esce sconfitto dal Calderón ma passa ai quarti di finale di Copa del Rey. Nonostante il passaggio del turno, ci si aspetta una bella strigliata di capo da parte di Simeone ai suoi.

Per l’ Atletico Madrid, tutte e tre le sostituzioni arrivano nel secondo tempo. Al rientro in campo, Gabi prende il posto di Lucas. Al minuto 63′, il niño Torres sostituisce Antoine Griezmann. Al minuto 77′, Keidi subentra al buon Correa, anch’egli autore di una buona prestazione (specialmente nel secondo frangente di gara). Per il Las Palmas, entra Lemos per Michel al minuto 61′ e il capitano Jonahtan Viera per Momo al 71esimo.