Aggiornamento piano vaccini Covid 2021: Ecco chi avrà priorità

Immunità Covid: quasi raggiunta la copertura dell’80%. Le tempistiche

Aggiornamento piano vaccini Covid 2021: Ecco chi avrà priorità

Che cosa cambia con l’aggiornamento del piano vaccini Covid 2021. Dopo personale sanitario, anziani residenti delle RSA e over 80 quali sono adesso le categorie di cittadini per cui la somministrazione diventa “prioritaria“?

Aggiornamento Piano vaccini Covid: cosa cambia?

Dopo l’aggiornamento del piano vaccini Covid, innanzitutto, si apre alle somministrazioni durante la fase 1 per alcune categorie particolarmente esposte al contagio (Insegnanti, forze dell’ordine etc…) e, in secondo luogo, cambiano le categorie prioritarie per la Fase 2. In pratica, nella seconda parte del programma di immunizzazione si darà la precedenza a 6 tipologie di cittadini: si partirà con le persone “estremamente vulnerabili” a causa di alcune particolari patologie a prescindere dall’età, poi alle persone con età compresa tra i 75 e i 79 anni, poi a quelle con età compresa tra i 70 e i 74 anni, successivamente a quelle con età compresa tra i 16 e i 69 anni senza patologie che comportino gravi rischi clinici, infine, a chi ha tra i 55 e i 69 anni e chi ha tra i 18 e i 54 anni di età senza patologie che comportino gravi rischi clinici. Alle prime 5 categorie saranno somministrati i composti basati su tecnologia M-Rna (Pfizer e Moderna), alla sesta quello più “tradizionale” di AstraZeneca. Uno schema riepilogativo:

Chi sono i soggetti estremamente vulnerabili?

Chi sono i soggetti estremamente vulnerabili individuati dall’aggiornamento del piano vaccini Covid? In generale, si tratta delle persone affette da patologie che espongono a un maggiore rischio di morte in caso di infezione. Nello specifico, sono i soggetti con malattie respiratorie, cardiocircolatorie, neurologiche, malattie epatiche, renali e cerebrovascolari, malattie oncologiche, malattie autoimmuni, disabilità e sindrome di Down, endocrinopatie, fibrosi cistica, obesità patologiche e trapiantate. All’interno della categoria, vigerà comunque un criterio anagrafico per quanto riguarda la precedenza: insomma, anche tra i vulnerabili si darà priorità a chi è più anziano.

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