Vaccino Covid: le prime modifiche al piano somministrazioni del governo Draghi

Vaccino Covid: le prime modifiche al piano somministrazioni del governo Draghi

Vaccino Covid: le prime modifiche al piano somministrazioni del governo Draghi

Vaccino Covid: superato il tetto delle 100mila morti, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha dato qualche indicazione in più sulle modifiche che sta apportando al programma di somministrazione.

Vaccino Covid: priorità a persone fragili e categorie a rischio

Vaccino Covid: “la pandemia non è ancora sconfitta ma si intravede, con l’accelerazione del piano vaccini, una via d’uscita non lontana” ha detto il Presidente del Consiglio Mario Draghi in un videomessaggio trasmesso ieri, lunedì 8 marzo, quando in Italia si superavano i 100mila morti causa Covid. Nella stessa occasione, Draghi ha poi fornito alcune indicazioni su come il suo esecutivo intende velocizzare, appunto, la campagna di somministrazione: “Nel piano di vaccinazioni, che nei prossimi giorni sarà decisamente potenziato, si privilegeranno le persone più fragili e le categorie a rischio”.

Come sta già cambiando il piano vaccinale?

Vaccino Covid: Velocizzare la campagna vaccinale è uno degli obiettivi principali del Governo Draghi. Per raggiungere questo risultato il Presidente del Consiglio si sta muovendo in due direzioni: innanzitutto, ha cambiato i responsabili della gestione del programma di somministrazione. Il commissario straordinario all’emergenza Arcuri è stato sostituito dal Generale Figliuolo; avvicendamento anche ai vertici della Protezione Civile con la nomina di Fabrizio Curcio.

Entrambe le figure hanno il compito di centralizzare quanto più possibile le operazioni: in sostanza, riducendo il margine di manovra delle singole regioni, il cui operato – par di capire – è stato giudicato fin qui quantomeno insufficiente. In parallelo, al miglioramento della distribuzione, il piano Draghi prevede di consolidare le modalità di approvvigionamento: il recente blocco dell’esportazione del Vaccino Covid Astrazeneca prodotto in Italia verso l’Australia è un segnale in questo senso, in parallelo, l’esecutivo guidato dall’ex Presidente della BCE vorrebbe coinvolgere il settore farmaceutico nella produzione del composto direttamente sul territorio italiano.

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