Decreto Sostegni bis: ecco la mappa dei nuovi possibili aiuti

Pos obbligatorio 2020 partite iva e lavoratori autonomi, chi deve farlo

Decreto Sostegni bis: ecco la mappa dei nuovi possibili aiuti

Il nuovo decreto Sostegni bis, atteso tra pochi giorni, potrebbe superare di non poco i 32 miliardi di euro di deficit del primo maxi provvedimento economico del Governo Draghi. Infatti, è all’orizzonte uno scostamento di bilancio pari a circa 35-40 miliardi di euro. Si ragiona, in particolare, di nuovi corposi stanziamenti (circa 15-20 miliardi) in relazione a due ulteriori mensilità dei ristori a fondo perduto.

Ricordiamo che le votazioni cominceranno la prossima settimana, in modo da avere il provvedimento in Aula entro inizio maggio. Qui di seguito vogliamo fare il punto sui lavori in merito al decreto Sostegni bis, per capire quali potranno essere le novità in arrivo. Facciamo chiarezza.

Se ti interessa saperne di più sulla carta reddito di cittadinanza e il pagamento mensilità con doppia data di aprile, clicca qui.

Decreto Sostegni bis: probabile stop alle bollette ed esonero contributivo

C’è convergenza tra le forze politiche su un tema in particolare: l’obbligo di rendere meno gravosi i costi fissi in bolletta, per le attività lavorative costrette al lockdown per frenare i contagi. Ecco perchè nel nuovo decreto Sostegni bis potrebbero trovare spazio il taglio delle bollette, degli affitti e dell’Imu sui beni strumentali. Non solo: il blocco della Tosap collegata all’occupazione suolo pubblico potrebbe essere prorogato ulteriormente dopo giugno. Sul tavolo anche un possibile credito d’imposta per il settore del turismo e l’estensione al periodo gennaio-aprile 2021 del credito d’imposta sui canoni di affitto degli immobili usati per fini commerciali.

D’altronde sono in gioco più di 2.800 emendamenti al decreto Sostegni: questo infatti il numero delle proposte di modifica presentate dalle formazioni politiche (in primis Forza Italia). Intuibile dunque che in questi giorni i lavori su nuovo decreto siano piuttosto intensi.

Tra gli emendamenti, trova spazio anche l’idea del possibile esonero contributivo per i lavoratori autonomi con redditi fino a 20 mila euro. La nuova regola comporterebbe di fatto lo stop dell’obbligo di versamento dei contributi alle casse previdenziali di riferimento per gli anni 2020 e 2021. Ciò indipendentemente dalla diminuzione del fatturato e dei corrispettivi del 33%.

Incentivi all’assunzione dei disoccupati

Nel nuovo decreto Sostegni bis, una priorità sarà anche quella di favorire l’utilizzo – quanto meno – dei contratti a tempo determinato. Insomma, parole d’ordine sono anche occupazione e creare nuovi posti di lavoro, specialmente in una delicata fase socio-economica come quella attuale. Sono in gioco infatti incentivi per favorire nuovi contratti di lavoro temporanei, con la previsione di uno stanziamento – nel decreto Sostegni bis – che potrebbe essere pari a circa 1,5 miliardi di euro.

Secondo quanto emerso finora dai lavori sul nuovo maxi provvedimento economico del Governo, pare che la durata dei contratti incentivati dovrebbe essere corrispondente ad un anno o due e dovrebbe favorire la nuova occupazione di disoccupati, lavoratori in Cig o beneficiari del reddito di cittadinanza. Non solo: è sul tavolo anche un possibile incentivo fino a 4 mila euro, a titolo di conguaglio contributivo.

Se ti interessa saperne di più sul licenziamento disciplinare e reintegro, come funziona e quando si ottiene, clicca qui.

Lavoro stagionale e turismo: previste nuove misure di sostegno

Il nuovo decreto interverrà sul complesso e delicato tema del lavoro in più modi. Ecco perchè, a sostegno delle realtà imprenditoriali colpite dalla crisi da pandemia e lockdown, si sta facendo strada la proposta della proroga di un anno dell’entrata in vigore del Codice della Crisi d’impresa, ossia al primo settembre 2022. Ma anche è in ballo la possibilità di un credito di imposta per il settore turistico, che ben sappiamo essere primario per i conti economici del paese. Nel pacchetto in arrivo con il nuovo decreto Sostegni bis, anche misure a favore del lavoro stagionale, oltre a quelle già varate, e interventi ad hoc, mirati a sostenere economicamente i nuclei familiari di difficoltà, da parte degli enti locali.

Concludendo, probabili novità anche per quanto riguarda il noto superbonus 110%, ossia quella misura di incentivazione, prevista dal decreto-legge “Rilancio” del 19 maggio 2020, che mira a rendere più efficienti e più sicure le abitazioni dei privati cittadini. In particolare, il meccanismo del superbonus comporta la possibilità di compiere i lavori a costo zero per tutti gli interessati. In questo ambito, si sta facendo largo la proposta dell’estensione del superbonus 110% fino alla fine del 2023. Anzi, si può dire con certezza che gli emendamenti in questo senso sono domandati da vari partiti. Il piano intende inoltre dettagliare gli interventi focalizzati sulla cancellazione delle barriere architettoniche o sul miglioramento dell’accessibilità delle persone con ridotte capacità motorie.

SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU GOOGLE NEWS

Hai suggerimenti o correzioni da proporre?
Scrivici a 
redazione@termometropolitico.it