Evergrande: crisi dell’azienda e rischi per l’economia mondiale

Evergrande: crisi dell’azienda e rischi per l’economia mondiale

Evergrande: crisi dell’azienda e rischi per l’economia mondiale

Evergrande, importante azienda cinese del settore immobiliare e non solo, sta fallendo a causa dei debiti. Crollano le borse. Le ripercussioni che la crisi del colosso potrebbe avere sull’economia mondiale.

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Evergrande sta fallendo a causa dei debiti

Evergrande è una delle più famose aziende al mondo ne comparto dello sviluppo immobiliare: nel corso del tempo, però, ha diversificato i suoi investimenti (a dir poco poderosi) tra calcio, auto elettriche, allevamento. È una delle società “simbolo” della crescita economica della Cina degli ultimi anni: tuttavia, il rallentamento del comparto immobiliare del Gigante Asiatico (dovuto soprattutto a nuove e più stringenti regolamenti imposti dal governo) ne ha determinato una crisi talmente grave da averla portata sull’orlo del fallimento.

Evergrande, infatti, potrebbe aver accumulato qualcosa come 300 miliardi di dollari di debiti. La prima tranche dovrebbe essere versata già giovedì 24 settembre e tutto lascia pensare che non abbia abbastanza liquidità a disposizione. Se non pagherà dovrà, appunto dichiarare fallimento.

I rischi del fallimento per l’economia mondiale

Il fallimento di Evergrande potrebbe avere gravi ripercussioni sull’economia mondiale e non solo cinese: chiaramente i debiti sono stati contratti con banche, istituzioni, altre aziende di tutto il globo. Queste ultime ora potrebbero veder sfumare ogni possibilità di restituzione del dovuto: chiaro quindi che potrebbe innescarsi una reazione a catena di crisi e fallimenti riguardante molti altri attori finanziari legati all’azienda immobiliare. Da considerare poi che molti hanno già acquistato prodotti Evergrande (case, uffici e altri immobili) che adesso potrebbero non essere mai portati a compimento.

Lo Stato, come capitato spesso in questi casi, potrebbe intervenire nel ripianamento dei debiti salvando l’azienda? Il Presidente Xi Jinping tempo fa aveva promesso un cambio di passo su questo aspetto della “tradizionale” politica economica cinese (attivata soprattutto nel settore immobiliare, sempre più indebitato): nonostante resti comunque un asset strategico, allora, non è escluso che Pechino alla fine lasci che Evergrande fallisca.

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