Variante Centaurus: più pericolosa di Omicron 5? Quello che si sa

Variante Centaurus: più pericolosa di Omicron 5? Quello che si sa

Variante Centaurus: più pericolosa di Omicron 5? Quello che si sa

Variante Centaurus sotto la luce dei riflettori: la mutazione del Sars Cov 2 di più recente scoperta preoccupa gli esperti perché di fatto potrebbe essere invisibile ai vaccini finora disponibili. Quali le differenze con Omicron 5? Quanto è diffusa al momento? Una panoramica di quello che si sa al momento.

Variante Centaurus: invisibile ai vaccini?

La Variante Centaurus ufficialmente nota come BA.2.75, sotto la lente d’ingrandimento della comunità scientifica. Al momento non sembra essere particolarmente diffusa, si contano solo alcune centinaia di casi in tutti il mondo, per la maggior parte localizzati in India (rappresenta il 4% dei casi localizzati nel paese tra metà giugno e inizio luglio).

Tuttavia, alcuni esperti si dicono molto preoccupati per la sua comparsa visto che sembra presentare una regione modificata, proprio quella che viene riconosciuta dagli anticorpi. In sostanza, questa mutazione potrebbe essere di fatto “invisibile” ai vaccini attualmente disponibili e, in parallelo, all’immunità temporanea sviluppata dopo l’infezione causata da altre varianti. Insomma, gli scienziati temono che con questa mutazione di fatto si possa ripartire “da zero”.

Riuscirà a scalzare Omicron 5?

Da evidenziare, però, che una parte non trascurabile dei virologi tende a contenere gli allarmi sulla variante Centaurus nonostante il nome altisonante. Da ricordare che gli è stato assegnato da un “profano”, un utente di Twitter che si occupa di mettere in fila i dati sin dall’inizio dell’epidemia: tra l’altro, il fatto che non gli sia stata assegnata una lettera dell’alfabeto greco significa che non ha ancora raggiunto, almeno non per l’OMS, il grado di “variante di cui preoccuparsi”.

In pratica, secondo alcuni infettivologi la variante deve ancora dimostrare, per dirla in breve, tutta la sua capacità adattiva, quindi, di essere in grado di scalzare Omicron e Omicron 5 in particolare, senza dubbio la mutazione nettamente dominante in questo momento (a Inizio luglio, per esempio, si stimava che i contagi in Italia per il 100% fossero causati da Omicron e, nello specifico, oltre il 75% da Omicron 5).

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