Per il 54% degli italiani Lady Diana è stata uccisa

Lady diana

Sono più di quanto si pensa gli italiani che credono alle teorie cospirative

Lady Diana è stata uccisa da un complotto ordito dalla Casa Reale inglese, l’attentato dell’11 settembre è stato organizzato dagli Usa, il Covid è stato creato per favorire le case farmaceutiche oppure dalla Cina per distruggere l’Occidente. Sono moltissimi gli italiani che credono a queste teorie non ufficiali, forse anche più di quel che pensiamo.

In alcuni casi, tra cui quello di Lady Diana, la maggioranza assoluta. A pensare che l’incidente della principessa di Galles fosse stato “aiutato” è infatti il 54%, mentre il 60% crede che un’élite di poteri forti controlli il mondo.

Non sono pochi neanche quelli che ritengono alle teorie del complotto sul Covid, sono il 42% per quella che parla della creazione a favore delle case farmaceutiche, e il 36% per quella che riguarda la realizzazione da parte della Cina.

Non solo, il 29% pensa che non siamo mai andati sulla Luna, il 25% che i vaccini sono un metodo di controllo che usa anche il 5G, mentre il 15% è terrapiattista, il 17% ritiene che l’Olocausto non sia mai avvenuto e il 18% che i rettiliani siano tra noi e governano il mondo.

Il 47% ammette di avere creduto a fake news una volta

Non sappiamo se alcuni abbiamo risposto positivamente ad alcune domande per pura goliardia, potrebbe essere successo per le teorie più estreme, probabilmente non per quelle che coinvolgono per esempio la morta di Lady Diana. Quella che pare sincera è l’ammissione da parte di quasi metà degli intervistati, il 47%, che almeno una volta ha creduto a fake news o teorie complottiste. Il 18% l’ha fatto più volte.

Il 53%, invece, dice di non esserci cascato, o perlomeno non crede che ciò a cui ora presta fede sia falso.

In ogni caso l’80% afferma di pensare almeno qualche volta che che ciò che legge o sente non sia vero.

Sul banco degli imputati, tra le fonti del complottismo, vi sono soprattutto i social network. Su una scala da 1 a 10, dal minimo al massimo della responsabilità, ricevono 8,3, segue internet con 8,2 e poi i canali e i gruppi sulle app di messaggistica come Telegram e Watsapp, con 7,9.

Parzialmente assolti i giornali più importanti, con 5,7, mentre i giornali minori ottengono 6 e i programmi Tv 6,5.

Si tratta di sondaggi realizzati da Swg tra il 29 e il 31 marzo con metodo Cawi su 800 soggetti

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