Vieni amore, andiamo a dimostrare che la Terra è piatta

Pubblicato il 30 Settembre 2020 alle 16:52 Autore: Nicolò Zuliani

Polvere di luce tra le stelle, col mio spirito ribelle, sto arrivando a Lampedusa. Brivido che scorre sulla pelle, sensazioni poco belle, forse non è Lampedusa.

Luca ha 40 anni, Giada 30. (nomi di fantasia, NdA). Si erano conosciuti in una discoteca di Jesolo famosa per i buttafuori coi giubbotti antiproiettile, l’ingresso col metal detector, sei accoltellamenti al mese e i cocktail a 18 euro. Lei estetista in un centro commerciale, lui aiuto cuoco, condividevano la passione per i viaggi, la scienza, la politica estera, la biologia e l’astronomia; dopo essersi iscritti a Facebook, nel giro di pochi mesi avevano scoperto realtà sconcertanti e verità taciute.

Uomini rettili, scie chimiche che manipolano la mente, macchine che producono terremoti, occulte organizzazioni che goverano il mondo, extraterrestri, loggie massoniche, servizi segreti persino ai servizi segreti, complotti mondiali di cui sono a conoscenza solo il blogger PanzaEmazza73 e l’account Facebook Dolce Remì Forza Caserta.

Ne discutono coi loro amici alle cene, ma essi li deridono. Luca e Giada passano gli ultimi anni ad arrabbiarsi e isolarsi, ormai consapevoli che l’unica fonte d’informazione scientifica affidabile è energieorgoniche.splinder.com.

Arriva il Covid-19

La televisione manda immagini raccapriccianti di morti e di ospedali. Menzogne. Luca, Giada e la loro comunità sanno che si tratta di una messinscena. Virologi, infettivologi e scienziati vengono demoliti con jpg pixelate del 2006, fotomontaggi, frasi della Bibbia, citazioni di VIP e reindirizzamenti a pagine di escort.

Il lockdown, la pandemia e i morti sono l’ennesima false flag; l’ennesimo complotto sionista massonico per intontire le persone con l’anidride carbonica, costringendole a usare il 5G che fa evaporare il mercurio nelle vene di Bill Gates. In pieno lockdown, Luca guarda negli occhi la fidanzata: è ora che il mondo sappia la verità. È ora di dimostrare che la Terra è piatta.

Per farlo è semplice: basta raggiungere i confini del mondo

Basandosi sulle notizie che vedono nella timeline di Facebook, la coppia ha un’intuizione: gli immigrati. Essi sono alieni con fattezze umane provenienti da un altro mondo, e ci stanno invadendo piano piano aiutati dal centrosinistra. Il varco è a Lampedusa. Luca e Giada decidono di andarci per documentare con una diretta Facebook la grande menzogna, e scatenare finalmente la rivoluzione.

Partono di notte in macchina, attraversano città e autostrade deserte in un clima di fine del mondo, passano lo stretto di Messina e giungono stremati a Termini Imerese dopo 14 ore di infrazioni stradali e violazioni di ordinanze. Qui, all’alba, incontrano un pescatore e gli propongono di barattare la sua barca per la loro auto.

In un tripudio di passaggi di proprietà e documenti in regola, gli innamorati diventano proprietari di Maradona 4, immondo motopesca bandito dai registri di navigazione e destinato all’affondamento per volere di Dio e degli uomini già nel 2006. Saltano a bordo sprovvisti di qualsiasi nozione di nautica, slegano la cima e partono alla volta di Lampedusa orientandosi con l’unica strumentazione di cui si fidano: la bussola Topobinocolo, ottenuta acquistando il numero 1862 di Topolino.

Sul lato inferiore si può intravedere una minibussola

I giornali raccontano che – inspiegabilmente – i due “sbagliano strada e arrivano a Ustica”.

“Sbagliano strada”

Ustica è a una cinquantina di miglia a NNE di Termini Imerese, Lampedusa è a 300 miglia SO in linea d’aria, ma per arrivarci bisogna circumnavigare un terzo della Sicilia doppiando Palermo, Trapani, Marsala, Mazara del Vallo, Sciacca e all’altezza di Porto Empedocle proseguire SSO per 50 miglia. “sbagli strada” se esci per andare a Rialto e ti trovi a San Marco, ma se invece che a Lampedusa ti trovi a Ustica è come uscire per un prosecchino e trovarsi appesi per i piedi nel carcere di Matamoros.

Arrivano a Ustica esausti e in grave stato di disidratazione, giusto in tempo per essere ricevuti da una motovedetta della Guardia costiera con l’equivalente di un party dello Stato. A bordo ci sono sindaco, Carabinieri, finanzieri e marina militare, ognuno con una carriola contenente i reati compiuti dai due.

All’inizio non credono alla loro storia perché troppo farneticante.

Li rimorchiano fino a Palermo per metterli in quarantena e aspettare rinsaviscono, ma Luca e Giada creano svariati problemi; non vogliono indossare la mascherina perché li manipola, non hanno un cellulare e non vogliono stare vicino a chi lo possiede perché attrae le radiazioni di Bill 5Gates. Li lasciano soli, e i due appena si sono riposati evadono. Rimontano a bordo della Maradona 4 e salpano, stavolta nella giusta direzione.

Purtroppo c’è mare mosso

Luca non sa come si prendono le onde e continua a rimbalzare indietro. La Guardia costiera telefona ai Carabinieri e li avverte del tentativo di fuga, specificando che date le loro competenze nautiche e il comportamento, da lì non si muoveranno mai.
«Li andiamo a prendere?»
«No, no, lasciateli lì» fa il maresciallo «andate tra un paio d’ore o se li vedete affondare.»

La Guardia Costiera obbedisce e li raccatta, di nuovo stanchi morti e sconfitti, di nuovo in quarantena. Stavolta i due innamorati resistono qualche giorno per recuperare le forze, poi il desiderio della verità è troppo forte. Evadono una seconda volta, ma giunti in porto c’è un’amara sorpresa: la Maradona 4 non c’è più, forse posta sotto sequestro, forse inabissatasi di sua sponte.

Braccati, senza soldi né amici, i due vagano tutto il giorno per la campagna siciliana finché, verso sera, raggiungono una cascina isolata. Lì abita Antonio (nome di fantasia), che ascoltata la loro storia li accoglie a braccia aperte. Crede a ogni cosa che loro raccontano e ci aggiunge un tassello importante: lui è il paziente zero che tutto il mondo cerca. Lui l’ospite che porta in sé la cura al Covid-19.

In realtà è un mitomane di Acquaviva Platani.

Toc toc, fa la porta.

«Chi è?»
«Carabinieri.»

L’espressione facciale dell’appuntato

Li recuperano per la terza volta, li mettono sotto sorveglianza e dopo 15 giorni, appurato che non sono infetti, li lasciano tornare alle loro colline e alle loro pagine Facebook. Nessuno sa se convinti o meno della sfericità del globo terrestre.

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L'autore: Nicolò Zuliani

Veneziano, vivo a Milano. Ho scritto su Men's Health, GQ.it, Cosmopolitan, The Vision. Mi piacciono le giacche di tweed.
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