Tassi di interesse giù, comprare casa nel 2024 costerà di meno: il report Abi

Tassi di interesse giù

Buone notizie in arrivo sul fronte mutui, visto che nelle ultime settimane i tassi medi sulle nuove operazioni sono scesi dal 4,42%, rispetto al 4,5% del novembre scorso.

Si tratta di un dato reso noto dall’Abi, che va controcorrente rispetto agli ultimi due anni dominati da continui rialzi. Questi ultimi hanno intimorito non pochi cittadini, che hanno preferito rinviare la firma di un contratto così vincolante ma, al contempo, assai diffuso nel mercato immobiliare. Da notare altresì che i tassi erano pari al 3,01 poco più di un anno fa.

Tassi di interesse mutui: alcune percentuali interessanti

Come accennato, pare invertirsi il trend sui tassi dei mutui, che hanno iniziato la discesa. Abi rimarca che il 2023 si chiude con una diminuzione dei tassi, applicati dalle banche sui nuovi contratti di mutuo.

Il report mensile di Abi è molto utile perché inquadra la situazione odierna, nel suo complesso. Infatti, oltre al calo dei tassi applicati dagli istituti di credito italiani ai nuovi mutui, l’associazione segnala altresì l’aumento dei tassi sui prestiti alle imprese. Si passa da 5,69% dal 5,59% del novembre dello scorso anno.

A conti fatti, rispetto al dicembre di due anni fa assistiamo a forti aumenti, in quanto il dato per le imprese era pari al 1,18% e quello relativo ai mutui si collocava sull’1,40%. In altre parole, un incremento di 451 punti base per le società non finanziarie e di 302 per la compravendita di abitazioni. Come si può agevolmente notare, si tratta di aumenti significativi.

La ragione del calo dei tassi

Qual è il motivo del calo improvviso dopo due anni di costanti aumenti? Ebbene, il cambio è legato alla politica finanziaria della Banca Centrale Europea, che ha deciso – come noto – di aumentare i tassi per frenare la corsa dell’inflazione. Ma attenzione perché già dal termine dello scorso novembre, il mercato dei prestiti interbancari aveva mostrato un calo dei tassi. Siamo in procinto di una fase che, in qualche modo, i mercati hanno intuito e di fatto anticipato: ecco perché gli analisti sono concordi nel ritenere che la Bce dovrebbe cominciare a ridurre il costo del denaro proprio dal 2024. E il mercato ha già dato le sue prime indicazioni, con una leggera diminuzione dei tassi per comprare l’abitazione.

Concludendo, è tuttavia presto per capire quali saranno i riflessi reali sul mercato immobiliare e delle compravendite che non a caso, negli ultimi anni, è stato in marcata contrazione.