Quale maggioranza dopo le elezioni?

camera dei deputati

Le elezioni anticipate, anche se il governo passasse la fiducia del 14 dicembre, sono una possibilità sempre più concreta.

 

Sebbene siano da stabilire ancora i confini delle coalizioni, molti sono i sondaggi oggi in circolazione coi singoli partiti; Termometro Politico, per semplificare il quadro, nelle sue tabelle riassuntive raggruppa i partiti per aeree d’appartenenza (centrosinistra, centro e centrodestra), non potendo considerare le coalizioni, tuttora in fieri. Ad oggi, l’area di centrodestra (PdL+Lega+La Destra) è in lieve vantaggio su quella di centrosinistra (PD+IdV+SeL+FdS+Soc+Verdi+Rad), quindi se i futuri schieramenti dovessero essere questi, alla Camera probabilmente vincerebbe il centrodestra. Assai più difficile è prevedere chi vincerebbe al Senato, dove i premi di maggioranza regionali e le soglie di sbarramento complicano il lavoro. Termometro Politico ha elaborato una proiezione su come dovrebbero distribuirsi i voti previsti dai sondaggi nazionali, nelle singole regioni, sempre sulla base delle aree d’appartenenza e considerando il centro come alleanza dei quattro partiti (UDC+FLI+MPA+API) e non come un ipotetica lista unica come previsto da alcuni. Sulla base di tale elaborazione il centrodestra si fermerebbe a 153 Senatori, 5 in meno della maggioranza assoluta; 149 Senatori il centrosinistra ed appena 11 il centro.

In tale scenario ci sarebbero Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli e Sicilia sicure al centrodestra, le restanti regioni al centrosinistra, con due eccezioni: Campania e Puglia. La Campania, secondo i nostri calcoli, sarebbe assegnata al centrosinistra per pochi decimali, ed un suo passaggio a destra porterebbe Berlusconi oltre la maggioranza assoluta, con 159 senatori, non contando i 2 indipendenti; se la Puglia ritornasse a destra, evento meno probabile, porterebbe altri 5 seggi garantendo una maggioranza solida al centrodestra. La sfida sembrerebbe spostata a sud, molto dipenderà dal ruolo del pugliese Vendola nel centrosinistra elettorale, ma anche dalle diatribe interne al PdL campano; anche la geometria delle alleanze potrebbero mutare il quadro, come l’opportunità di presentare una lista unica al Senato per tutto il centro, ma sono dinamiche ancora futuribili e poco chiare, aspetteremo i prossimi mesi per effettuare ulteriori valutazioni.