Rassegna Stampa TP: l’ombra del rating sulla vittoria di Obama, rischio crisi sulla Germania.

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Oggi tutti i quotidiani nazionali aprono con la notizia della vittoria di Barack Obama alle presidenziali americane. Il presidente, dopo aver conquistato il suo secondo mandato, ha dichiarato: “Il meglio deve ancora venire”. I festeggiamenti per la vittoria sono stati però rovinati dall’annuncio delle agenzie di rating: “Se il presidente Usa non interverrà subito per stabilizzare debito e deficit di bilancio toglieremo il voto massimo della tripla A”. Per il Sole 24 Oreda giovani e minoranze è arrivata la spinta decisiva per la vittoria”. Per la Stampadeficit e Medio Oriente saranno le prime sfide da affrontare”. Oscar Giannino sul Messaggero e Luigi Zingales sul Sole 24 Ore chiedono ad Obama “coraggio nell’agire”. Il Giornale commenta: “Il miracolo di un Paese dove perde l’antipolitica”. Il Manifesto saluta la vittoria di Obama ma avverte sul rischio “delle Camere separate”. Pubblico chiede agli Stati Uniti di “adottarci”. La Stampa scrive: “Ma i mercati non vanno in festa”.

Altre notizie. Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha avvertito la Germania. “La crisi economica sta iniziando ad interessare anche l’economia tedesca” (Repubblica). La Stampa rilancia le parole della cancelliera, Angela Merkel, “Economia al palo rischiamo una crisi doppia”.

 

Il commissario europeo degli Affari monetari, Olli Rehn, ha espresso forte preoccupazione per la situazione italiana. Stando alle stime del 2012-2014, l’Italia si trova in una recessione lunga. L’anno prossimo il Pil scenderà dello 0,5% mentre serve chiarezza sul dopo 2013. Libero attacca: “anche la Ue certifica il Fallimonti”. Dello stesso avviso il Secolo d’Italia: “Disoccupazione a livelli record: è il tocco magico di Monti…”.