I movimenti politici come forme musicali. Dite la vostra

I movimenti politici come forme musicali. Dite la vostra

 

Numerosi musicisti si sono interessati direttamente di politica: Beethoven, Orff, Verdi, i contemporanei sovietici, per citare i classici. De Andrè, Baez, Living Colour per citarne solo alcuni dei più recenti. Ogni corrente politica ha avuto un proprio menestrello, un proprio cantastorie, se non addirittura un teorico che ha espresso in musica il pensiero politico di riferimento.

PROVA ANCHE TU AD ASSOCIARE MUSICA E POLITICA

 

Che rapporto quindi intercorre tra un dato movimento politico-economico e la musica?

E’ possibile interpretare la politica tramite una sintesi di armonia/ritmo/timbro? E se sì, cosa ci aspetteremmo di ascoltare?

Queste sono alcune delle domande che ci siamo posti e che vorremmo proporre a voi lettori per sapere cosa ne pensiate.

Di seguito forniamo una nostra sintetica e personale interpretazione dei principali movimenti politico-economici in chiave musicale e politica: ci siamo infatti posti la domanda “se pensassimo al liberalismo classico o al nazionalsocialismo, che tipo di musica potremmo associare? Che tipo di atmosfera tale musica potrebbe ricreare e che tipo di stato emotivo ci aspetteremmo da quel pensiero politico?” Le definizioni politiche non sono ufficiali, ma un sunto di ciò che potrebbe apparire come tale.

Se le nostre definizioni vi soddisfano, provate ad associare a questi movimenti politici gruppi musicali o solisti che interpretino al meglio quel tipo di atmosfera. Qui conta la musica, non le parole, o quale idea politica il musicista abbia. Le correnti di natura religiosa o indipendentista sono state inserite nelle macrocorrenti politiche per ragioni di brevità. Se le definizioni non vi soddisfano, indicateci le vostre modifiche.

Esempio: Fabrizio De Andrè è spesso associato  (giustamente o meno) all’anarchismo. Tuttavia la sua musica, NON le sue parole, non rappresenta al meglio l’idea collettiva che si ha di questo movimento politico. La musica di De Andrè perciò non verrebbe associata all’anarchismo.


Fascismo

Musica/Emozione/Atmosfera: vi possono essere suoni cupi, marziali, ripetizione insistente di armonia oppure suoni melodici dalle armonie melodrammatiche. Ritmiche regolari e timbri chiari. Atmosfera generalmente decadente e malinconica.

Politica/Società/Economia: movimento nazionalista e corporativo, fautore di uno stato “organico” e nel suo periodo finale sostenitore di una forma più “culturale” e meno “biologica” del razzismo nazionalsocialista. Al suo interno un caleidoscopio di opinioni dissonanti e contrastanti tenute insieme solo dalla forza carismatica del proprio leader.

NazionalSocialismo

Musica/Emozione/Atmosfera: suoni spesso altisonanti, gravi ed acuti, poco uso delle tonalità medie. Impatto emotivo diretto, aggressivo, roboante. Crescendo continuo di tensione, opprimente. Atmosfera che crea agitazione emotiva ed in taluni casi anche fisica.

Politica/Società/Economia: movimento nazionalista e razzista, sostenitore di un’idea del mondo fondata sulla gerarchia delle razze umane. Molto più aggressivo del suo fratello maggiore ed inizialmente anche più diviso. Alla fine però molto più unito.

 

(per continuare la lettura cliccare su “2”)

Conservatorismo Liberale

Musica/Emozione/Atmosfera: suono piacevole ma con accenti incisivi e precisi. Musica apparentemente regolare, con una struttura armonica e ritmica non banale di sottofondo. Timbrica rilassante e non schizofrenica. Atmosfera lievemente cupa, ma non malinconica.

Politica/Società/Economia: la difesa dei valori e delle tradizioni, prima su tutte quella della proprietà privata. Anche però l’accettazione di un discorso democratico “maturo”, fondato sul rispetto tra avversari e su un livello basso di conflittualità sociale e sull’abbandono di toni apocalittici verso i cambiamenti del tempo.

Conservatorismo Populista

Musica/Emozione/Atmosfera: suono poco complicato e di immediata ricezione, toni medio-alti. Facile da ricordare e riprodurre anche per l’ascoltatore meno attento e preparato. Accenti e ritmiche prevedibili. Armonia allegra e spensierata, raramente eclatante.

Politica/Società/Economia: la difesa dei valori e delle tradizioni, inseriti in un discorso che contrappone le elites (intellettuali/finanziarie etc.etc.) al popolo, alla gente. I primi usano l’idea di progresso contro i secondi, per soffocarli e schiacciarli con una modernità che fa rima con il loro interesse.

Conservatorismo Reazionario

Musica/Emozione/Atmosfera: suoni medio-gravi e malinconici. Armonia dal timbro imponente, ritmica regolare e ricca di crescendo. Emozioni anche strazianti, tragiche e rilfessive, che portano alla chiusura in se stessi. Atmosfera seria e ieratica, contemplativa.

Politica/Società/Economia: non si tratta più solo di difendere i valori e le tradizioni. Queste non sono discutibili, non vi ci può essere alcun compromesso sopra. Se per la corrente populista la modernità andava lavata degli interessi elitari, per l’ala reazionaria è il concetto stesso ad essere un pericolo da abbattere.

Liberalismo Classico

Musica/Emozione/Atmosfera: suono elegante e raffinato, dalla tonalità media, moderatamente complicato e ricercato. Armonia non dispersiva, equilibrata anche nelle strutture più elaborate. Atmosfera razionalmente riflessiva ma non melodrammatica.

Politica/Società/Economia: i padri fondatori del liberalismo avevano già capito tutto e dal loro giusnaturalismo si deve partire. Liberalismo economico e politico andavano coniugati, per arrivare alla costruzione di una società aperta in cui lo stato si limita alla sua funzione di regolatore. Il sogno di un mondo che viva conformemente al motto “pax et commercium”

Liberalismo Austriaco

Musica/Emozione/Atmosfera: simile al Liberalismo Classico in alcuni aspetti, sebbene con suoni ancora meno prevedibili, più variegati. Struttura ritmica ed armonica non convenzionale. Atmosfera dinamica, con sbalzi di umore ripetuti e bilanciati.

Politica/Società/Economia: Hayek è considerato un classical di solito, è più una sottocategoria di quella precedente, un terzo livello in un elenco di secondi livelli.

Libertarismo

Musica/Emozione/Atmosfera: estremizzazione del Liberalismo Austriaco. Suoni innovativi, su qualunque tonalità. Ritmiche complesse, di difficile comprensione al primo ascolto. Armonia ricca di dettagli e sfumature, non unicamente categorizzabile. Atmosfera poliedrica, non opprimente.

Politica/Società/Economia: la proprietà privata vista non più come diritto naturale tra gli altri, ma come fonte di tutti i diritti. In una tale lettura lo stato non può esistere ovviamente e tutto ciò che è pubblico altro non è che una finzione finalizzata alla schiavitù dei molti sotto il giogo dei pochi politicanti corrotti.

Anarchismo

Musica/Emozione/Atmosfera: suoni poco raffinati, grezzi in alcuni casi. Toni medio-alti. Ritmiche semplici ed immediate. Armonia discordante e stravagante, libera da canoni ortodossi. Atmosfera pregna di agitazione e dinamismo.

Politica/Società/Economia: né Dio, né padrone. Un vecchio motto anarchico che ben riassume la contrarietà anarchica ad ogni forma di coercizione, da quella religiosa a quella del lavoro. Stato e capitalismo sono sinonimi di un potere che si vuole abbattere per lasciare all’individuo, libero ed emancipato, la possibilità di costruirsi il proprio mondo.

(per continuare la lettura cliccare su “3”)

Liberalismo Sociale

Musica/Emozione/Atmosfera: a differenza del Conservatorismo Liberale, la struttura melodica è più regolare, con rischio di diventare monotona o banale. Toni medi. Atmosfera moderatamente spensierata, con momenti di lieve riflessione interiore.

Politica/Società/Economia: lo stato è uno strumento che può sviluppare la libertà con un proprio intervento attivo. Non più solo la passività del regolatore, ma l’intervento (limitato) a riparare alcune storture sociali. Perché le condizioni di partenza influenzano le possibilità di emancipazione dei singoli.

Progressismo

Musica/Emozione/Atmosfera: estremizza il Liberalismo Sociale e si avvicina al Libertarismo, rendendo la struttura melodica difficile da prevedere a priori. Ritmiche e suoni spesso intricati e complessi. Atmosfera dai forti connotati introspettivi ed analitici.

Politica/Società/Economia: Probabile primo livello. A cavallo tra socialismo e liberalismo: un discorso politico in grado di unire insieme entrambi i valori (tipicamente contrapposti) di Libertà ed Eguaglianza. Senza la visione negativa del capitalismo propria del socialismo e senza il culto della proprietà privata tipica del liberalismo.

Socialismo Democratico

Musica/Emozione/Atmosfera: suoni melodici e ricercati, tonalità medio-bassa. Simile all’eleganza del Liberalismo Classico sebbene con ritmiche più lineari. Atmosfera rasserenante con una tendenza alla contemplazione interiore.

Politica/Società/Economia: L’ala destra del movimento operaio. Permane la critica al capitalismo, ma spariscono le velleità (o i sogni) di abolirlo. Si tratta di governarlo e di addomesticarlo, per far sì che faccia meno danni possibili, in un processo di trasformazione di lungo periodo.

Socialismo Sovietico

Musica/Emozione/Atmosfera: simile ai suoni del Fascismo, con estremizzazioni dei suoni, sia marziale che melodico. Una struttura ritmica ripetitiva con forti accenti. Atmosfera a tratti opprimente e cupa.

Politica/Società/Economia: L’Ottobre, il socialismo in un paese solo, l’industrializzazione forzata e le sue vittime, la difesa dell’Europa dal nazifascismo nella Grande Guerra Patriottica, la costruzione di una superpotenza, il suo crollo assieme ad un muro. Anche a causa di quello Stato che abolisce il mercato e pianifica tutto. Col senno di poi non in grado di reggere a lungo il confronto con il capitalismo. Odiato da metà del mondo, faro di speranza per l’altra metà.

Socialismo Cinese

Musica/Emozione/Atmosfera: commistione non lineare di suoni gravi ed acuti, apparentemente discordanti e non compatibili. Strutture ritmiche complicate che richieggiano la complessità armonica. Atmosfera moderatamente introspettiva, dai forti sbalzi emotivi.

Politica/Società/Economia: Per alcuni il futuro. L’ibrido tra la programmazione economica ed il libero mercato. Imprese pubbliche che operano con capitali privati ed imprese private con quote controllate dal pubblico. Il tutto nell’armonia (di facciata?) delle classi e sotto il vigile e rigido controllo del Partito Comunista (la stella grande sulla bandiera nazionale).

(per continuare la lettura cliccare su “4”)

Comunismo Maoista

Musica/Emozione/Atmosfera: base armonica articolata e variegata, se non complessa, in cui si fondono numerose influenze modali. Ritmiche sostenute ed incessanti. Atmosfera simile al Progressismo, ma più melodica.

Politica/Società/Economia: per alcun un pensiero nato dall’ibridazione tra marxismo-leninismo e confucianesimo, tentata dall’autore del Libretto Rosso. L’idea è che lotta di classe prosegua anche dopo la conquista del potere da parte del Partito Comunista a causa di agenti del capitalismo infiltrati al suo interno. Contro di questi elementi nasce quindi la necessità di una Rivoluzione Culturale, una campagna di rieducazione contro i Quattro Vecchi.

Comunismo Cubano

Musica/Emozione/Atmosfera: suoni vivaci, mai gravi o discordanti. Ritmiche articolate, complicate ma di immediata percezione. Atmosfera rasserenante, con un sottofondo malinconico ed introspettivo.

Politica/Società/Economia: Terzo livello in fase di cambiamento. Un’isola piccola e rivoluzionaria, dalla parte sbagliata del mondo. Un sistema a partito unico, tipico del socialismo reale, nato dalla rivoluzione contro la dittatura di Batista. Un simbolo più che un modello a parte, alle porte del più grande paese capitalista del mondo. Per ricordargli contro cosa combatte. O che un’alternativa è possibile. Punti di vista.