Factchecking Pagella Politica Ignazio Marino e le cifre sui reati a Roma

Ignazio Marino ha dichiarato: “Ma quale diminuiti, Alemanno racconta una marea di balle, i reati commessi dal 2008 al 2012 sono sempre stati in crescita . Le percosse sono aumentate dell’80%, le ingiurie del 73 come le minacce, le estorsioni del 23, i danneggiamenti del 14, gli omicidi colposi del 12, le violenze sessuali del 19”.

Pagella Politica ha effettuato il fact checking della dichiarazione di Marino e si è espressa con un “Vero”.

Marino attacca frontalmente Alemanno su un tema molto caro al suo competitor principale: la sicurezza. La natura fuorviante dello slogan “In 5 anni, -14% reati” è stata oggetto di un’analisi di Pagella Politica pubblicata più di un mese fa, ma torniamo volentieri a far chiarezza sui dati disponibili riguardo la delittuosità della capitale.

Partiamo dall’andamento complessivo dei reati dal 2008 al 2012. I dati del Ministero dell’Interno sui reati registrati a Roma sono raccolti nel voluminoso “Rapporto sullo Stato della Sicurezza e sull’andamento della criminalità nel Lazio” (pag. 292), ma si fermano al 2011.

Tuttavia tali dati, seppur non aggiornati, sono abbastanza per vedere che – escludendo un calo dal 2008 al 2009 – i reati sono andati aumentando anno dopo anno nel periodo di riferimento. Una nostra indagine con la Questura di Roma (che raccoglie i dati), ci ha portato a scoprire che la rilevazione dei delitti nel 2012 è ancora in fase semidefinitiva. Ciononostante, il rapporto “Roma Sicura” dell’Eurispes riporta i dati per il 2012, e questi supportano la dichiarazione del candidato sindaco del Partito Democratico. Riportiamo qui un grafico che abbiamo elaborato sul tema, includendo anche gli anni antecedenti al 2008. Questo esercizio fa saltare all’occhio un crollo nella criminalità tra il 2007 e il 2008, che poi è al centro della disputa: prendendo come anno di partenza il 2007, i delitti nel 2012 sono circa 18.000 in meno, partendo dal 2008 è vero l’esatto contrario.

Marino parla anche di alcune tipologie di reato. Saranno corretti questi numeri? E’ evidente che lui – o un membro del suo staff – ha letto il rapporto Eurispes sovracitato. I numeri e i tipi di delitto sono infatti riportati nello stesso identico ordine di quello usato dall’istituto di ricerca (tanto che, se fosse stato un documento scritto, lo si potrebbe accusare di plagio!).

L’Eurispes segnala, proprio come Marino, che nel periodo 2007-2012 si è registrato “l’aumento delle denunce per alcuni reati: percosse (80%); ingiurie (73%); minacce (73%); estorsioni (23%); danneggiamenti (14%). Inoltre gli omicidi colposi sono aumentati del 12% e le violenze sessuali del 19%”. Marino commette un’imprecisione ed un’omissione. Infatti non segnala che il periodo di riferimento in questo caso è 2007-2012 e non 2008-2012, e sceglie, inoltre, di omettere la frase precedente del rapporto Eurispes, cioé che sono “drasticamente diminuite le denunce per: associazione a delinquere (-66%); i sequestri di persona (-37%); ricettazione (-23%); i furti in generale (-20%); gli omicidi volontari (-20%)”.

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Per completezza, nella tabella sotto indichiamo sia i dati dell’Eurispes che quelli elaborati dalla Regione Lazio (che arrivano al 2011).

La forte variazione riscontrata tra 2007 e 2008 su numeri, in alcuni casi, relativamente piccoli, rende inutile il confronto tra i periodi 2008/2011 e 2007/2012.

Malgrado ciò, da questo confronto è evidente che Marino non ha scelto furbescamente un arco temporale che servisse a confermare la sua dichiarazione: l’aumento di queste tipologie di reato c’è stato su tutte le voci, in tutti e tre gli orizzonti temporali analizzati.

 

Tema ovviamente molto caldo quello della criminalità, ed è un argomento che è importante rappresentare con la massima trasparenza e chiarezza. Marino non ecceduto in questo, omettendo, ad esempio, i reati diminuiti ed ignorando l’enorme calo nei delitti tra il 2007 e il 2008. Pagella Politica si limita, però, a verificare i dati e i fatti dichiarati, e questi sono corretti: un “Vero”, accompagnato dalla speranza di un dibattito politico fondato non sulle accuse reciproche ma su un’approfondita conoscenza del fenomeno in questione.

*I più curiosi si staranno domandando da quale tipologia di reato è stato provocato il vistoso calo complessivo tra il 2007 e il 2008, visto l’aumento della maggior parte dei delitti censiti nella tabella. Risposta: dai furti, crollati di 44.000 unità da un anno all’altro.

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