Alemanno e quella promessa smarrita di battere la criminalità

Roma e la promessa di Alemanno. Tre omicidi in poche ore, una città divisa tra clan in lotta per l’egemonia del territorio, la cocaina e i traffici di droga mondiali che trovano in Fiumicino e in Roma i transiti più importanti: si presenta così oggi la Capitale.

Altro che vittoria contro la criminalità, una delle promesse di punta di Gianni Alemanno e della sua giunta. Roma è la prima città italiana in preda all’insicurezza generale.

Secondo un ampio reportage diffuso da www.linkiesta.it Roma attualmente appare “permeata dal predominio della violenza, dell’intimidazione, della sopraffazione, rispetto a cui le istituzioni e i rappresentanti della legalità agiscono in un cronico ritardo. Perché nel corso degli ultimi anni la Città eterna ha visto affermarsi e consolidarsi il potere di poche figure e famiglie malavitose, che hanno assunto un ruolo nevralgico nelle sue aree strategiche anche nei confronti dei gruppi mafiosi originari del Mezzogiorno e dei sodalizi etnici internazionali“.

Naturalmente appena cinque anni di guida del Campidoglio non bastano per superare un ostacolo così grande e radicato come quello della delinquenza, organizzata o spicciola che sia, ma un dato è certo: la Capitale appare oggi tra le città italiane meno sicure.

C’è da scommettere che da oggi fino al 9 giugno prossimo, data di votazione del ballottaggio, sicurezza dei cittadini e lotta alla criminalità saranno due dei temi più caldi al centro della dialettica elettorale.

Ignazio Marino, che al primo turno ha superato il 40% dei consensi, punterà molto su questo nodo per stanare il sindaco in carica. Alemanno da parte sua non teme confronti e vuole legittimamente portare a resoconto l’attività complessiva svolta nel suo primo mandato.

Difficile prevedere come possa finire. Anche perché non è detto che il cambio dell’amministrazione garantisca risultati certi e concreti nei prossimi anni. Solitamente le amministrazioni locali di centrosinistra non fanno della lotta al crimine e della sicurezza dei cittadini le priorità della propria azione di governo. La partita romana insomma è aperta e tutta da giocare.

A cura di Paolo Trapani – www.promessepubbliche.com