Mercato in fermento Juve al top le altre big inseguono

Mercato in fermento: Juve al top, le altre big inseguono.

Chi parte, chi resta, chi litiga e chi cerca il colpo ad effetto ma senza svenarsi.

Perché anche sul pallone, è cosa nota, la crisi ha avuto i suoi effetti (emiri a parte, ovviamente). E poi c’è un fattore non certo secondario: il fair play finanziario.

Malgrado ciò, quello della nostra Serie A è un mercato sempre in fermento, con la Juve protagonista e molte delle altre big che inseguono in una corsa affannosa.

I dirigenti bianconeri hanno già regalato ad Antonio Conte Tévez, Llorente e Ogbonna. Ma i nomi scritti sul taccuino del duo Marotta-Paratici non sono stati tutti spuntati. Nella “lista della spesa” restano ancora Aleksandar Kolarov e Alessandro Diamanti. Il serbo in forza al Manchester City è da tempo in cima alla lista dei «desiderata» del tecnico bianconero.

Conte vuole un esterno duttile, che permetta a Chiellini di poter rifiatare – quest’anno i bianconeri punteranno forte anche sulla Champions League – e che possa essere impiegato pure come ala al posto del confermato Asamoah. L’alternativa porta il nome di Camilo Zúñiga.

Il problema, in questo caso, è la posizione assunta del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che non vuole cedere il giocatore per una cifra inferiore ai 10 milioni. Il contratto del colombiano scade nel 2014, quindi in Corso Galileo Ferraris stanno ragionando sull’ipotesi di prendere Zúñiga fra un anno a costo zero.

Sfumato l’affare Jovetić («Una pista mollata da tempo» perché «Tévez ci permette soluzioni in attacco che rendono inutile la sua ricerca», ha dichiarato Marotta. Al 99% il giocatore si trasferirà al City per 35 milioni), resta da capire se quella frase pronunciata dal dg su Diamanti nella giornata di venerdì («Non lo abbiamo mai trattato») sia una risposta stizzita all’ultimatum del Bologna o la definitiva archiviazione di una trattativa che sembrava in rampa di lancio dopo la cessione di Giaccherini al Sunderland.

Proprio sul fronte uscite, la dirigenza della Juve sta lavorando sodo. Nel reparto avanzato qualcuno è di troppo, ecco perché Quagliarella e Matri potrebbero fare le valigie e andare a giocare in Premier League. Sul primo ha messo gli occhi il Norwich (l’offerta è di 8 milioni) mentre sull’ex punta del Cagliari ci sono l’Everton e – secondo quanto riporta “il Mattino” – il Napoli, alla ricerca di un attaccante “di scorta”. Isla è invece promesso sposo dell’Inter. Malgrado la distanza fra domanda (7,5 milioni) e offerta (6,5) il matrimonio si celebrerà, probabilmente già nel corso della prossima settimana. Partiranno anche due giocatori ai margini del progetto-Juve: Felipe Melo è in orbita Galatasaray mentre Reto Ziegler è prossimo a vestire la maglia di una squadra tedesca (Amburgo o Leverkusen).

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Compra (poco) e vende l’Inter, così come la Fiorentina (Gomez sarà presentato lunedì, Iličič resta un obiettivo sensibile), la Lazio (che deve difendersi dall’assalto dello United per Candreva) e il Napoli, che deve far fronte alla cessione di Cavani.

Le due squadre che sembrano maggiormente in ritardo nella corsa agli acquisti estivi sono per ora il Milan e, soprattutto, la Roma. Fino a questo momento, a Milanello, si sono visti “solo” i volti nuovi di Poli e Saponara. Il giapponese Honda, in forza al Cska Mosca, arriverà ma solo a gennaio. E il fatto che Robinho alla fine sia rimasto, polemizzando pure con il Santos per l’esito negativo della trattativa che avrebbe dovuto riportarlo in patria, ha complicato non poco i piani di Galliani che aveva già un intesa di massima con il ds viola Pradè per il trasferimento di Ljajić a Milano.

Poi c’è la Roma. A Trigoria succede un po’ di tutto. Un nuovo tecnico (Rudi Garcia), striscioni e contestazioni – l’ultima sabato mattina – contro Pallotta e i giocatori, intercettazioni illegali e pure Francesco Totti che nel corso della presentazione della nuova maglia ha pronunciato una frase che ha fatto tremare i polsi ai più: «Questa è l’ultima che indosso». Segno evidente di un malumore radicato, anche perché i nomi che circolano per rafforzare la rosa non sono proprio di primo pelo.

Sabatini ha già comprato due difensori, Mehdi Benatia e Tin Jedvaj, classe ’95, da molti indicato come l’erede del brasiliano Marquinhos che per questo potrebbe essere ceduto al Psg. Ed è pronto a chiudere per il centrocampista del Psv Eindhoven, Kevin Strootman, e per la punta dell’Arsenal, Gervinho. Resta poi da comprare un portiere. Ceduti Stekelenburg e Curci, rispedito al Bologna, l’obiettivo numero uno è Morgan De Sanctis, che dopo quattro stagioni è pronto a lasciare un Napoli prossimo ad ingaggiare Julio Cesar. Per il momento, Sabatini ha prelevato dal Górnik Zabrze, formazione della massima serie polacca, l’Under 21 Łukasz Skorupski. Farà il “secondo”, con Lobont retrocesso nel ruolo di terzo portiere.

La lista che scotta è quella delle cessioni, nella quale figurano i vari Osvaldo, Borriello, Taddei e Julio Sergio, più Caprari, Crescenzi, Tallo (che libererebbe un posto da extracomunitario) e De Rossi. Per il centrocampista della Nazionale, il Chelsea avrebbe offerto 17 milioni più il terzino destro Wallace. E questa volta, a meno di clamorosi colpi di scena, «Capitan Futuro» saluterà realmente la Capitale.

Giorgio Velardi