Ballarò minuto per minuto – 06/12/2011 [diretta]

Ballarò

Amici della grande politica, benvenuti ad una nuova ed enigmatica puntata di “Tutto Ballarò minuto per minuto”!

Questa sera assisteremo ad una vera e propria “puntata al buio”, un salto nel vuoto dagli esiti imprevedibili. Infatti la suspense sarà altissima stasera nello studio di Giovanni Floris. E non solo per la manovra economica, tutta lacrime e sangue, varata dal consiglio dei ministri di domenica. Ma anche e soprattutto perché non si saprà chi saranno gli ospiti di questa sera.

Le uniche certezze? Due big di questo governo: il sottosegretario di stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Antonio Catricalà e il ministro del Welfare e delle Pari Opportunità Elsa Fornero, balzata agli onori della cronaca per le sue lacrime nella conferenza stampa di domenica. Due ospiti autorevoli che però avranno avverarsi e interlocutori non ancora definiti.

In questo quadro fosco e indefinito le uniche due certezze restano i sondaggi di Nando Pagnoncelli e la consueta copertina satirica di Maurizio Crozza.

Una puntata misteriosa che noi siamo qui per svelarvi!

http://www.youtube.com/watch?v=zy9Gp3Ykmpg

E ora è il momento del nostro PAGELLONE!

FORNERO –6,5 – Dopo le lacrime dell’altro ieri la Ministra stavolta è molto allegra e serena nello spiegare la manovra. PROFESSORESSA

CATRICALA’ – 6,5 – Si mostra sicuro e competente. EQUILIBRATO

MARONI – 6 – Questi leghisti di lotta, anche quando fanno battaglia dura contro il Governo, si mostrano pacati in tv al contrario delle aspettative. Confermiamo perciò il giudizio dato a Pini quando comparve a Ballarò. LA FORZA TRANQUILLA

FINOCCHIARO – 7 – Dopo il non classificato che si prese su queste pagine, forse ha fatto tesoro delle nostre critiche, e si è mostrata decisamente più incisiva del solito. LETTRICE DEL TP

GELMINI– 6 – Talvolta ruggisce, ma mai più di tanto, senza entrare mai in partita. A RIPOSO

BELPIETRO5,5 – Un po’ in disparte oggi. IN PANCHINA

SORGI5,5 – Il solito editorialista.  NULLA DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE

CANTONE – 5 – La segretaria della CGIL…ooops! Della SPI, non riesce ad essere troppo incisiva nella puntata.  LA SOLITA SINDACALISTA

FLORIS– 6,5 – Puntata molto tecnica, poco lavoro per il padrone di casa. TUTTO TRANQUILLO

23.29 Conclude Antonio Catricalà: ci serve il voto di tutti. A questa richiesta d’aiuto parte Floris col suo “alè”!

Anche questa puntata è finita mestamente. Dopotutto, domani è un altro giorno.

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22.25 Il tempo sta finendo. Giusto qualche secondo alla Gelmini che “vuole precisare la posizione del partito”. Ricorda che la posizione del PdL è più complessa e diversa rispetto a quella di tutte le altre forze che sostengono il governo. Forse è proprio questa precisazione che evidenzia la difficoltà del partito di Berlusconi col suo elettorato. Per la Finocchiaro era giusto non votare per “salvare l’Italia!”. Enfasi.

23.20 Il governo Monti piace ancora al 65% degli italiani. Napolitano invece ha la fiducia dell’84% dei cittadini. Schifani al 36% e Fini al 40%. Per Sorgi il quadro è complesso.

23.16 Per il 60% degli italiani non si potevano non colpire le pensioni. Per gli intervistati è una sconfitta il fatto che il governo non sia riuscito a colpire i grandi patrimoni.

23.12 Intanto Antonio Catricalà si pone come il coordinatore di questo nuovo esecutivo: annuncia che non verrà posta la questione di fiducia. E sugli immobili della chiesa elogia Monti: “E’ una persona sincera: effettivamente non abbiamo avuto il tempo di discutere dell’argomento”. Mario Monti non sa mentire. E’ più forte di lui. Ma ora tocca a Nando Pagnoncelli.

23.04 Dopo il servizio parte il Carla Cantone show. Maurizio Belpietro afferma che la Cgil in realtà non ha convenienze nel sostenere questo esecutivo. Poi si passa ai soliti cartelli.

22.58 Riparte il programma con un servizio di Vixia Portel sui costi della politica: il primo ad essere intervistato dalla vispa giornalista è Antonio Borghesi, che ha appena straperso le elezioni primarie a Verona. Poi rispunta il sempiterno Gianantonio Stella che attacca la casta. Per non parlare poi di Mario Pepe, già PdL, già Responsabile, ora Azionista Repubblicano. Racconta di alcuni deputati col vitalizio che per risparmiare vanno alla mensa della Camera. Del resto uno con 2800 euro al mese è ricco?

Nota di colore: il padrone di casa Giovanni Floris anche questa volta non rinuncia al classico gessato blu, abbinato con una cravatta blu a pallini. Il Ministro Elsa Fornero, al suo esordio, indossa una giacca beige, mentre Roberto Maroni segue la classica linea Leghista della cravatta verde, senza però avere il fazzoletto d’ordinanza. Antonio Catricalà indossa una giacca nera con camicia azzurra e cravatta azzurra con decorazioni celesti, mentre Maria Stella Gelmini indossa un classico tailleur nero . Marcello Sorgi si presenta con una giacca nera da “Men in Black”, Carla Cantone indossa un tailleur grigio con maglione nero. Anna Finocchiaropiù che per il tailleur nero va menzionata per dei vistosi orecchini e gli occhiali della stessa montatura di David Sassoli, e Belpietroanche indossa un abbigliamento molto classico. Insomma, confermiamo la nostra classica opinione per cui da quando c’è sto Governo di tenici, tutti gli ospiti di Ballarò hanno bandito gli abiti eccentrici.

22.52 Floris manda la pubblicità. E noi sfruttiamo questo spazio per la nostra…

22.45 Al volo parla la triade Gelmini, Finocchiaro, Maroni. L’esponente PdL evidenzia le criticità della destra. La Finocchiaro sottolinea che questo governo c’è ancora da troppo poco. Maroni sbraita. La Fornero, che non ha ancora lasciato lo studio, vede un risveglio nel paese. Una rinnovata fiducia. E l’azione del governo non è solo sui costi ma si basa sulla crescita. Lascia lo studio, poi partirà per Torino. Ha una tesi di laurea. Ma si laurea lei?

22.38 Elsa Fornero attacca la Padania. Clamoroso a via Teulada! “Chiedete in giro a chi piace pagare l’Ici” afferma un Maroni in salsa tremontiana. La Gelmini difende l’operato del governo. “Questo esecutivo ha scelto la via delle tasse”. Niente di nuovo sul fronte occidentale.

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22.34 Maroni continua ad attaccare pesantemente la manovra. E che acredine. Il leghista sta all’opposizione ma ha stima nei confronti di Monti e dei suoi ministri. Se questa è la manovra non serviva il professor Monti, ma il ragionier Ugo Fantozzi. La Fornero replica che la manovra è il frutto di meno di 20 giorni di lavoro.

22.30 Catricalà annuncia che da oggi mentire al fisco è diventato reato. Applausi in studio. Poi parla di collegi gratuiti. Ma vogliono pure modificare la legge elettorale?

22.25 Marzia Maglio intervista tali che preferiscono permanere anonimi presso piazza Luigi Sturzo a Roma. La banconota da 500 euro è quella che si presta più all’evasione fiscale. Fantastica l’intercettazione in cui un esponente si parla di avvisi di garanzia ricevuti. Belle discussioni…

22.20 Per la Fornero invece si chiede alla gente di lavorare in più per chiedere alle imprese di mantenere forza lavoro di non far fuori la forza lavoro. Dopo Sorgi parte un servizio di Marzia Maglio. Con Ferrari, ville e cassaforti.

22.14 “Ministro, ma noi non siamo in Lettonia” afferma la sindacalista. “Per ora” puntualizza Floris. Ora tocca a Belpietro che in quello scantinato ricorda Paolo Guzzanti nella veste di Editore di riferimento a Tetris. Per lui si incasserà pochissimo da questa manovra.

22.10 La Cantone prende applausi quando parla dei capitali scudati: aumentiamo la percentuale di tassazione sui capitali rientrati. e Parliamo di patrimoniale. La Fornero sostiene che la manovra colpisce i ricchi, ma la Cantone risponde di non essersene accorta. Il ministro del lavoro ricorda una sua missione per conto della Banca Mondiale in Russia e Lettona. Sprazzi di grande politica.

22.06 Carla Cantone, alla domanda  se reputa la manovra equa, risponde: “No, per niente”. Parte polemica su se la Lega è d’accordo con la Cgil o viceversa.

22.02 Riparte il programma con un servizio: allegre famigliole assistono davanti al Tg1 alla teoria del cetriolo volante. Si torna a pagare sulla prima casa, con Dario Laruffa come sottofondo musicale. Sprazzi di consigli del commercialista e di network esteri.

21.51 Ora tocca al presidente dei senatori Pd Anna Finocchiaro che si prende le responsabilità del ruolo. Vuole graduare le pensioni e su questo da ragione a Maroni. Dopo la pubblicità tocca a Carla Cantone. Ma prima un servizio! Con Enrico Brignano che parla della fase politica invitando Berlusconi a lasciare l’Italia. Una piccola chicca? E’ dai tempi di Antonio Albanese che a Ballarò non ci va un comico (l’ultima apparizione di Berlusconi infatti risale al 2006…).

21.46 Alla Gelmini il compito di difendere l’ammontare della manovre berlusconiane. Ma se contasse più la qualità della quantità? Poi cita la riforma del federalismo, dell’università (pro domo sua). La Gelmini si è pettinata bene, fa una bella figura. Ma questo giudizio sarà di competenza della nostra successiva nota di colore.

21.40 Tocca ora Roberto Maroni. Per l’ex titolare del Viminale, nonché ex ministro del lavoro, non c’è ne equità, ne crescita, ne risanamento. E lo ha detto Repubblica, non la Padania (appunto per questo potrebbe sussistere tutti e tre questi elementi). Catricalà si definisce cinico, uomo dell’amministrazione.

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21.38 Per Floris oramai la Fornero ha colpito gli italiani con le sue lacrime. Ma non c’è spazio per il romanticismo e bisogna parlare della riforma delle pensioni  che per il ministro non avrà effetti nel primo anno d’attuazione. E nemmeno nel secondo. Il ministro sarebbe contento di trovare dei soldi in più, ma non ci sono alternative. Le forze politiche possono emendare o proporre modifiche, ma a saldi invariati.

21.35 Finisce il servizio e con arguzia Floris fa notare che la Fornero alle 22.40 va via per altri impegni (Bruno Vespa su tutti). Il ministro del lavoro prova a emulare la cadenza romanaccia, ma poi si dilunga nel raccontare le caratteristiche del paese nel suo complesso. Il paese cresce poco o niente. E non solo non c’è lavoro per le donne o per i giovani. Ma per le persone nel suo complesso.

21.29 Parte un servizio molto interessante (finalmente!) sui viaggi di nozze di alcune coppie. Bei tempi in cui si poteva concedere alcuni lussi. Si elencano una serie di vittime del nuovo sistema contributivo. Ma senza citare Sergio Vastano, classe ’52.

21.24 Troppo facile la battuta su Monti vulcaniano e soprattutto sulle orecchio di Piero Giarda. Segue imitazione papale e constatazioni sui castelli di Genova. Non poteva mancare un’imitazione del grande sconfitto del governo monti: il leader del partito dei carini. E al Pirellone l’ora d’aria sostituisce la pausa pranzo. Le gemelle Kessler, ci informa il comico genovese, non hanno ancora pagato tutti i contributi.

21.18 Crozza comincia la sua copertina! E si rivolge al ministro Fornero: vorrebbe emulare l’ombra di Patroclo con un bel pianto liberatorio. E la Gelmini come ex ministro è fantastica. “Commuoviti ma correggetemi” detto in chiave robotizzata è molto folkloristica. Ma quanto è umano Monti?

21.12 La puntata entra nel vivo con la presentazione di Elsa Fornero. Per la titolare di via Molise si tratta di una manovra che chiede sacrifici, ma per le giovani generazioni future. Antonio Catricalà gli applausi erano maggiori quanto era presidente dell’Antitrust…Spuntano poi gli ospiti inattesi: Maroni della Lega e Finocchiaro per il Pd. E c’è anche Maria Stella Gelmini. Per non parlare del segretario della Cgil…ops: della Spi Carla Cantone. Chiudono il quadro Marcello Sorgi e Maurizio Belpietro, in diretta dalle cantine della redazione romana di Libero (via Baberini?).

21.09 Inizia la puntata! E si parte coi soliti cartelli. 21 miliardi di lacrime. Ma anche di riduzione spese. Lo spread si è ridotto di 207 punti base dal picco massimo. Cioè dalla designazione di Monti. E parte un servizio sui pareri delle masse a questa manovra. “Mo arimette le tasse”.