Casa, in arrivo un decreto per correggere le detrazioni e placare i sindaci

Casa, in arrivo un decreto per correggere le detrazioni e placare i sindaci

Chiusa almeno per ora la partita della legge di stabilità, che passa al Senato a partire dalla settimana prossima dopo l’approvazione di oggi (che si concluderà in serata) a Montecitorio, ora si apre la battaglia legata alle imposte sulla casa, che promette di vedere un confronto serrato tra il governo di Enrico Letta e i sindaci.

In particolare, è previsto un decreto per correggere le detrazioni sulle imposte che riguardano la casa, in particolare la Tasi, ossia la tassa sui servizi indivisibili dei comuni (illuminazione, manutenzione delle vie stradali, verde pubblico, …): il ministro per gli affari regionali Graziano Delrio parla di un incremento dei fondi in dotazione ai comuni dagli attuali 500 milioni fino a 1,3 miliardi. Quei soldi, dunque, servirebbero a coprire il mancato gettito fiscale per i comuni derivante da un aumento delle detrazioni Tasi a vantaggio delle famiglie.

Quando in commissione Bilancio a Montecitorio era saltata la proposta di porre un tetto dell’1 per mille alla Tasi almeno con riguardo all’abitazione principale (lasciando dunque in vigore quello del 2,5 per mille previsto per le altre abitazioni), si era scatenata la rivolta di decine di sindaci che avevano denunciato la mancanza di fondi derivante dalla riorganizzazione dell’Imu nell’imposta che la sostituisce, la Iuc. L’aliquota massima fissata finora (il 10,6 per mille), infatti, in vari comuni è stata raggiunta in molti comuni per recuperare il solo gettito Imu, per cui l’inserimento della Tasi costringerebbe a sforare quella quota.