Sondaggi Elezioni Europee: euroscettici ed estremisti attorno i 90 seggi, mentre è sempre parità fra PSE e PPE per PollWatch2014

sondaggio elezioni europee seggi

Sondaggi Elezioni Europee: euroscettici ed estremisti attorno i 90 seggi, mentre è sempre parità fra PSE e PPE per PollWatch2014

L’osservatorio PollWatch2014 ha pubblicato una nuova proiezione della composizione del prossimo Parlamento Europeo basata sui sondaggi interni a ciascuno dei 28 paesi membri UE sulle intenzioni di voto alle elezioni europee del 25 maggio. Rispetto alla precedente proiezione, i dati più significativi riguardano la terza posizione dell’ALDE, che sopravanza la Sinistra Unitaria Europea, mentre viene meno il già risicato vantaggio del PSE sul PPE.

Fra il gruppo dei Socialisti e Democratici dell’attuale Presidente dell’Europarlamento Martin Schulz e il Partito Popolare Europeo di Jean-Claude Juncker lo scarto infatti è ormai ridotto a un seggio, essendo loro attribuiti rispettivamente 214 e 213 seggi: entrambi i gruppi appaiono comunque in leggera crescita rispetto alle precedenti rilevazioni. Avanzano di qualche seggio anche i Liberali e Democratici (66 seggi), che riconquistano il ruolo di terza forza a loro appartenuta nel Parlamento uscente, mentre si registra una flessione rispetto alla precedente proiezione della Sinistra radicale di Alexis Tsipras, ora accreditata di 57 seggi. Pressoché stabile attorno ai 90 seggi è l’area degli Indipendenti, forze politiche nazionali non iscritte alle tradizionali “famiglie” europee e in genere fortemente euroscettiche.

Nel dettaglio dei singoli Paesi, fra le forze euroscettiche e/o estremiste vi è ad esempio il Front National, che nelle amministrative di domenica in Francia ha confermato la forza attribuita dai sondaggi, che vedono l’UMP tallonato per l’appunto dal partito di Marine Le Pen al 20%. Altre formazioni indipendenti significative sono in Italia il Movimento 5 Stelle (che potrebbe ottenere 19 seggi), in Austria l’FPO, il partito della destra nazionalista che fu di Jörg Haider e ora guidato da Heinz-Christian Strache e attualmente prima forza con il 23%, così come il Partito per la Libertà (PVV) di Geert Wilders al 17% in Olanda. Importante, per concludere, il consenso attribuito dai sondaggi per le elezioni europee a Jobbik, partito di estrema destra ora al 17% in Ungheria ed ai neonazisti di Alba Dorata, al 9% in Grecia.

Il “colore” predominante in termini di seggi nei 28 Paesi